Riforma PA: alcuni commenti all’intervento di Di Primio

T D

Anci / Di Primio:

Una riforma della dirigenza pubblica locale che garantisca agli enti locali di avere una indefettibile figura apicale unica cui affidare la responsabilità dell’attuazione degli indirizzi degli organi di governo e coordinamento degli uffici; una selezione del personale dirigenziale che non sia unica, al fine di garantire il sistema stesso degli enti locali e l’autonomia gestionale; l’opportunità di inserire in questo percorso di innovazione organizzativa anche gli attuali segretari comunali con particolare riferimento alle realtà organizzative dei piccoli comuni. 

Infine, dando per assunto che la riforma dello Stato e il riordino della Pubblica Amministrazione siano un tutt’uno con la rivoluzione digitale delle amministrazioni e con la riorganizzazione degli enti territoriali, è necessaria una visione nazionale che tenga conto della differenza delle condizioni di partenza dei singoli territori su questo tema e, in ultimo, in merito al riordino della disciplina dei servizi pubblici locali, la richiesta di un assoluto riallineamento delle norme per semplificare i criteri di gestione degli stessi servizi. Queste, in sintesi, le richieste che l’Anci, rappresentata dal sindaco di Chieti e delegato Anci al Personale Umberto Di Primio, ha portato all’attenzione della Commissione Affari Costituzionali del Senato riunita oggi in audizione sull’esame del disegno di legge 1577 sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. 

Puntando, in particolare, l’attenzione sulla necessità di una figura apicale unica per tutti i Comuni, le Unioni, le Province, le Città metropolitane, Di Primio ha sottolineato che “ferma l’autonomia di ciascun ente di distribuire tali funzioni nel modo più rispondente al proprio assetto organizzativo, la ridefinizione del ruolo, dei compiti e delle funzioni della figura di vertice, deve tener conto della dimensione demografica dell’ente locale e i ruoli stessi dovranno essere articolati in più profili professionali, per tenere conto da un lato della specificità delle funzioni svolte, e dall’altro della complessità organizzativa dei diversi enti”. 

“Il sistema delle autonomie – ha detto il sindaco di Chieti – deve essere pienamente coinvolto sia nella gestione e nel coordinamento del ruolo unico della dirigenza locale che nel sistema di formazione continua che dovrà coinvolgere l’intera dirigenza locale”. 

In tale senso, “è necessario definire specifici percorsi di specializzazione a seconda del tipo di formazione di base ed esperienza professionale del dirigente, introducendo l’obbligo di conseguimento di crediti formativi, prevedendo idonei strumenti di verifica periodica del possesso dei requisiti per la permanenza nel ruolo dirigenziale e nella direzione apicale degli enti locali”. 

Infine, Di Primio ha ricordato come nel progetto di complessiva riforma della Pubblica amministrazione, sia fondamentale il contributo dei Comuni. “Se si intende completare con successo un percorso di tale complessità – ha ricordato il delegato Anci al Personale – è indispensabile non trascurare il punto di vista, la sensibilità e le esigenze di chi è chiamato a governare gli Enti di prossimità, quelli che in prima istanza forniscono i servizi e le risposte alle comunità locali”. (fdm)

 

L B  Il segretario è visto come uno spreco ma …invece la figura apicale è indefettibile !

 

A D Che schifo.

 

A D  Vergogna!

 

T D ferma l’autonomia di ciascun ente di distribuire tali funzioni nel modo più rispondente al proprio assetto organizzativo, la ridefinizione del ruolo, dei compiti e delle funzioni della figura di vertice, deve tener conto della dimensione demografica dell’ente locale e i ruoli stessi dovranno essere articolati in più profili professionali, per tenere conto da un lato della specificità delle funzioni svolte, e dall’altro della complessità organizzativa dei diversi enti”

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Questo il passaggio che conferma dove ci vogliono portare con la figura del dirigente apicale…mani libere , ruolo da cui attingere liberamente e magari facendo entrare anche i gd e altri che non hanno affrontato neanche un minimo dei sacrifici concorsuale che abbiamo affrontato noi… Allora sarebbe stato più coerente dire: vogliamo municipalizzare la figura del segretario punto e basta… Sarebbe stato meglio almeno più chiaro …io rilancio a questo punto la proposta del segretario di governo…

 

F D  Condivido T.

 

C R  Ferma l’autonomia di ciascun ente di distribuire tali funzioni nel modo più rispondente al proprio assetto organizzativo….. etc…etc…etc… vogliono un burattino perfettamente snodabile e che possa assumere ogni postura richiesta da chi comanda…. La “figura apicale unica” è solo un espediente lessicale per legittimare e rendere “potabile” questa porcheria che porterà solo ad una ulteriore “servilizzazione” della professione.

 

T D  Andare nel calderone del ruolo della dirigenza eell senza paletti e garanzie mi spaventa veramente…temo realmente di restare senza lavoro…e magari poi qualcuno dirà che dobbiamo ringraziar li per avere evitato l’abolizione

 

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