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Alfredo Ricciardi

Messaggio per tutti coloro che ritengono sia necessario difendere il proprio futuro professionale non come vertice dirigenziale, al cui interno c’è anche la funzione di garanzia, ma esclusivamente come controllore della legalità e responsabile dell’anticorruzione: leggete bene quanto dice la Corte dei Conti, e comprendetene il significato.

La Corte sostiene che:

1. L’abolizione va bene, nulla da dire, è mutato l’assetto istituzionale della Repubblica e quindi amen per i segretari;

2. I Segretari, tutti, anche i fascia a e fascia b, non devono andare nei ruoli della dirigenza, “nella considerazione che la piena equiparazione, sotto il profilo economico dei trattamenti, è tuttora oggetto di contenzioso”; vale a dire che secondo la Corte non siamo dirigenti a tutti gli effetti, e farci transitare tra i dirigenti costituirebbe un aumento di costi, una sorta di promozione illegittima;

3. Critica che i fascia C possano svolgere funzioni apicali nei piccoli comuni perché “potrebbero comunque verificarsi esorbitanze di spesa, a fronte del conferimento di funzioni di scarsa utilità per enti di dimensioni particolarmente ridotte”.

Sostanzialmente la Corte è più violenta nei confronti dei Segretari dello stesso Governo.

E cosa prefigura quindi la Corte? In realtà nulla, non suggerisce alcunché. Verosimilmente difende i dirigenti dal rischio che i Segretari gli facciano concorrenza nei loro ruoli. Ma se gli va bene la soppressione ma non gli va bene che facciamo i dirigenti.. magari allora sotto sotto non è che stia suggerendo che si va tutti all’Anac, a fare l’anticorruzione…? E come ci si va, secondo la Corte? Da dirigenti o no? NO, non da dirigenti. Lo ha appena detto, noi dirigenti non siamo, siamo solo funzionari.

Quindi… quindi a coloro che propugnano le sole funzioni di controllo, a coloro che criticano la posizione dell’Unione che rivendica per i Segretari il ruolo di vertice dirigenziale, io dico: fate pure, ma la Corte ve lo ha detto chiaro e tondo, sarete funzionari, non dirigenti.

Siete proprio sicuri che a voi stessi, alle vostre famiglie, ai vostri figli, il tenore di vita che volete garantire sia quello degli stipendi dei funzionari, e non quello degli stipendi dei dirigenti?

Lo volete capire o no che l’Unione ha sempre detto le cose come stanno? Lo abbiamo sempre detto, scordiamoci la dirigenza se non c’è la funzione di direzione, e l’assurda e inaccettabile posizione della Corte dei Conti non fa che confermare, completamente, indubitabilmente, con una chiarezza disarmante, che un futuro che non è di direzione apicale è un futuro da funzionari, e non da dirigenti.

Ora, sia chiaro, chi preferisce un lavoro tranquillo e più protetto pagato di meno, con una qualifica inferiore, cioè da funzionario e non da dirigente, ha tutto il diritto di preferirlo.

Ciò che trovo assurdo e incomprensibile è che però si critichi un sindacato che sta cercando in tutti i modi di evitare che tutta la categoria sia dequalificata, privata della dirigenza, privata della sua storica funzione di vertice dell’ente locale.

Ci sono dei pressi da pagare, è vero. Ma il prezzo per la sicurezza connessa a una funzione di solo controllo e legalità è altrettanto salato, anzi.. è proprio economico. E personalmente ho anche seri dubbi che una funzione simile durerebbe più di qualche anno..

Vi prego, discutete liberamente, ma cercate di capire la realtà, cercate di capire che per esempio quello che dice la Corte dei Conti è una riprova di quello che ha sempre sostenuto l’Unione.

E’ chiaro che la battaglia per la funzione di direzione è più dura, ma è perché è una funzione molto più rilevante. Chi chiede di essere messi lì a fare i controllori trova meno “nemici” sulla strada, perché… nessuno ambisce a prendersi quel posto. Mentre a prendersi la direzione apicale ambiscono in tantissimi. Chiedetevi perché. Chiedetevi se davvero volete rinunciare ad essere dirigenti. Chiedetevi se volete dire a voi stessi: ho preferito fare il funzionario.

E per favore cercate di comprendere, se anche volete fare i funzionari, che l’Unione se cerca di farvi essere dirigenti non sta.. come dire… tramando contro di voi. Sta lottando per voi. In un terreno duro, difficile, con molti ostacoli, e con grandi sacrifici da fare, ma per voi, per noi, per essere dirigenti, non per… qualcosa di male, ma per qualcosa di bene. Sempre se secondo voi cercare di essere dirigenti invece che funzionari sia qualcosa di buono e non qualcosa di male.

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Quello che segue è il dibattito su un primo sito FB

 

G LM Ma scusa perché sino ad oggi chi è andato in mobilità ha avuto la posizione dirigenziale e ora la si nega per chi vuole andare altrove? Ovvio io sono fascia c, ma chi è in a-b deve avere lo stesso trattamento di altri.

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M A Un discorso lungimirante ed in larga parte condivisibile. E’ difficile individuare la migliore strategia, ma la ricerca della funzione di direzione sembra essere la più convincente. Massimiliano

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VA B Cosa dobbiamo fare? La gara a chi e’ più abile con le parole? Facciamo esercizi di retorica? A prescindere da quello che Renzi, il PD, la Corte e compagnia bella vogliono per noi, a prescindere da loro, non e’ più dignitoso che NOI ( noi singoli, noi sindacato, noi associazioni) si rivendichi con dignità e fermezza un ruolo e una professionalità davvero insostituibile nei comuni, perché multidisciplinare ……? Perché accodarci ad idee balzane e proposte insensate? Serve o no ai comuni ( soprattutto i più piccoli) un SOGGETTO con competenze generali in grado di coordinare i dirigenti, di guidare i processi gestionali e i mutamenti organizzativi, garantendo nel contempo che le cose vadano fatte nel rispetto delle regole? Questo e’ per me il segretario e per la mia esperienza ( di sindaco e di segretario) e’ insostituibile….

 

P T Secondo me non possiamo farci scippare la dirigenza guadagnata con anni di lotta … al diavolo la cdc e lottiamo ancora … o tutto o niente

 

Alfredo Ricciardi G LM è semplice, siccome vogliono abolirci cercano di evitare di dover risistemare 3.500 dirigenti, essendo più comodo ed economico risistemare 3.500 funzionari. Fanno la.. refomatio in peius per la categoria intera. Occorre impedirlo, non assecondarlo.

 

G LM Alfredo Ricciardi si era capito questo, ma lottiamo per la mobilità dirigenziale, se poi qualcuno vuole restare a fare l’apicale saranno scelte personali! Lotta per noi cat C per l’introduzione di un periodo transitorio per accedere in fascia b, siamo meno di 500 persone, l’Italia non va a rotoli con una norma che fa salvi tutti.

 

A B Ricciardi dimentica che un merito dell’unione è stato quello di ottenere una pronuncia del CdS che riconosce l’equiparazione alla dirigenza per le fasce più elevate. Le argomentazioni della corte si soffermano solo sul profilo finanziario e non affrontano il tema specifico della qualifica delle fasce più elevate. Per le fasce c non si può parlare di dirigenZa perché l’accesso alla qualifica è sempre subordinato ad un concorso successivo al primo ingresso come funzionario. Il problema “dirigenti apicali” sta nel fatto della fungibilità con altre figure come i 110 o dirigenti di enti locali che non hanno svolto lo stesso percorso dei segretari comunali.

 

M C Il discorso di Ricciardi, che comunque rispetto, non mi convince. Partire dall’assunto che, avendo le Corte dei Conti segnalato i rischi un eccessivo costo a carico dell’erario conseguente al passaggio nel ruolo unico della dirigenza locale dei segretari comunali, non ci sarebbe alcuno spazio per il mantenimento degli attuali livelli retributivi per i segretari che transitassero in altra p.a., per l’esercizio di funzioni di controllo e garanzia, è, da un lato, argomentazione apodittica, e, dall’altro, autoassolutoria. Provo a spiegarne le ragioni. Intanto, ognuno svolge la sua mission. Se un sindacato ritiene giusto portare avanti la linea del dirigente apicale, nulla da obiettare,ma lo fa non per altre ragioni, lo fa perchè crede che quel tipo di ruolo conviene ai soggetti che rappresenta. Ma sostenere che sia quasi una questione di diritto naturale, che chi, invece, svolge funzioni di controllo e garanzia sia condannato allo stipendio funzionariale, invece che questione di diritto positivo, e questione di lotta e di rivendicazione, anche dura, sindacale, mi pare francamente eccessivo, e insostenibile. Così come mi pare irrealistico sostenere che, una volta transitati nei ruoli della dirigenza apicale locale, vi sarebbe uno stormo di i soggetti che ambirebbero a ricoprire quei ruoli, anche negli enti di minori dimensioni. Certo, se si trattasse di un ruolo aperto a tutti, ci si ritroverebbe con frotte di neolaureati disoccupati che, in alternativa al call center, sarebbero ben lieti di fare l’apicale, fosse anche a Roccabbruciata, ma se circoscriviamo la platea dei pretendenti a soggetti già vincitori di concorso pubblico, altamente selettivo, l’attrattiva di simile tipologia di incarico verrebbe certamente meno. Personalmente sono dell’idea che non si voglia consentire il transito dei segretari presso altre P.A. statali, nè pensionamenti anticipati con i requisiti pre-Fornero, per il timore di perdere di colpo 2900/3100 segretari comunali, il che sarebbe una mazzata terrificante per il funzionamento di tanti scalcagnati piccoli comuni italiani( che infatti, giustamente dal loro punto di vista, non vogliono privarsi del prezioso, e comodo per loro, ruolo che oggi svolgiamo,); evento che anche ANCI probabilmente vede come distruttivo, da evitare; molto meglio non consentire tale migrazione, tenersi, finchè serviremo, 3500 exsegretari-neoapicali, chiamati, solo se ritenuto necessario, a lavorare nei comuni, o, se non serve, tenuti a bagnomaria per un paio d’anni, e poi licenziati. Molto più comodo, ovvio, così come è molto più comodo potere liberamente nominare e revocare, a proprio piacimento, gente che non ha, anche per limiti anagrafici, nessuna altra possibilità di sbarcare il lunario e di dar da mangiare ai propri figli. Gran bella prospettiva, davvero! O ti mangi questa minestra, se mi andrà di fartela mangiare, alle mie condizioni, o ti butti dalla finestra. Continuo a ritenere che le cose, per ottenerle, bisogna chiederle, e chiederle con la forza e con l’uso di tutti gli strumenti che lo stato di diritto ci mette a disposizione. Non basta citare un’audizione del Presidente della Corte dei Conti per tentare di giustificare politiche sindacali che si sono dimostrate totalmente fallimentari, visto lo stato pietoso in cui ci troviamo ora, e poco meno che pietoso in cui ci troviamo da anni. Non basta, soprattutto quando, pur nella piena legittimità delle scelte, si dimostra che non si è disponibili a cambiare di una virgola la propria linea di condotta, che ci precipiterà, a breve, tutti nel burrone ( tutti per modo di dire, è chiaro, e facilmente prevedibile, che alla fine, per i soliti ” bravi e fortunati”, salteranno fuori mobilità eccellenti, e salvifiche, e gli altri, tutti in malora) Aspettate, e vedrete

 

Alfredo Ricciardi A B esprimi pure qualunque opinione ma non venirmi a dire che dimentico le sentenze ottenute dall’Unione, visto che le ha promosse l’Unione sotto la mia segreteria nazionale, con la mia firma per l’incarico ai legali e con la mia presenza fisica nelle udienze. E per inciso non è Consiglio di Stato, anzi non è proprio giustizia amministrativa, sono pronunce davanti al giudice del lavoro. E’ un diritto per il quale l’Unione si batte da sempre, ed è un nostro diritto sacrosanto. Ma non per questo non ce lo vogliono negare. Anzi la sentenza nasce proprio perché ce lo negavano. Quindi il rischio è concreto, e certamente questo rischio lo superiamo definitivamente se otteniamo il ruolo di direzione apicale, mentre lo aumentiamo a dismisura se accettiamo un ruolo e un lavoro che di dirigenziale non avrebbe più nulla, essendo di puro controllo. Sgombriamo il campo da un equivoco, per noi la direzione COMPRENDE la legalità, ma appunto da un ruolo e da una posizione di direzione apicale. G LM la mobilità è la resa, fammi arrendere a battaglia finita, non mentre è in corso. La funzione di direzione apicale alla fine ci sarà, su questo nel ddl delega la modifica la faranno. Su chi la deve fare è la partita più dura, ma perché dobbiamo rinunciare a provarci? Non sono né ottimista né pessimista, non lo so come andrà, so solo che perdere la dirigenza è una sconfitta, e per evitare di perderla la funzione di direzione mi sembra francamente molto più “promettente” che la funzione di puro controllo. O no, scusate?

 

M C  la direzione COMPRENDE la legalità, solita argomentazione, occorre essere, nella prospettazione di Ricciardi, arbitri e capitani della squadra del sindaco, guardiani e collaboratori, spaventapasseri e coordinatori, liberamente licenziabili, totalmente succubi dello sceglitore, pena la perdita del sostentamento proprio, e della propria famiglia. N.B…. la mobilità garantita, anche sovrannumeraria, se non la si chiede per tempo, la vedremo col binocolo, altro che chiederla a battaglia finita, la battaglia si fa ANCHE su quella, non quando la guerra è finita, e persa sull’unico fronte che interessa ai comandanti in capo

 

VA B Scusami Segretario UNSCP, voglio essere della partita. E’ possibile dire chiaramente le competenze di questo dirigente apicale? Puoi provare a riscrivere l’attuale 97 Tuel, con le competenze che dovrà’ avere questo dirigente apicale? Per capirci: avrà’ budget? Impegna spese? Approva progetti? Da contributi ? Puoi chiarirmi cosa in concreto farà? Perché anche io lotto per la direzione, non mi voglio ridurre a controllore ovviamente…. Ma voglio capire se per direzione si intende direttore generale.. Ti ringrazio

 

M C V. A. da quel che si è potuto capire finora, ti daranno un nome altisonante, uno stipendio (se ti sceglieranno, e fino a quando decideranno di non cacciarti, senza motivazione, basta inventarsi una direttiva irrealizzabile, et voilà, via a pedate) più che discreto, in cambio farai il mestiere di ” formale centro di imputazione di altrui responsabilità”, al secolo, BERSAGLIO ESPOSTO

 

D V Alfredo Ricciardi, la tua strategia per essere riconosciuti dirigenti non può che trovare consensi, ma io mi chiedo: 1) il segretario comunale o dirigente apicale sarà una figura facoltativa? 2) Se sì, essere inseriti come dirigenti o funzionari in un albo provinciale, cosa significherà, in concreto? Forse perdere il posto di lavoro, visto che gli iscritti saranno di gran lunga in numero superiore ai posti disponibili? 3) Apprezzo la difesa ad oltranza del nostro ruolo, ma, a mio avviso, il momento è tragico. Se tutti i partiti concordano sulla linea della soppressione, noi dobbiamo avere un “piano B” e chiedere garanzia assoluta di essere ricollocati.

 

VA B Scusami collega, La mia e’ una domanda seria, non provocatoria e non retorica. Voglio capire….

 

GZ Alfredo io sono d’accordo con te, tuttavia uno sforzo per definire le funzioni meglio di quanto non sia fatto oggi deve essere fatto! Il rischio è che la nostra battaglia non sia compresa dai nostri interlocutori (oltre che da parte della categoria)!

 

Alfredo Ricciardi Le funzioni sono efficacemente scritte nello stesso ddl delega, solo che le prevede come facoltative e solo nei comuni privi di dirigenti. Noi vogliamo che siano obbligatorie e in tutti gli enti. Questo è un ddl delega, non una legge né il successivo decreto legislativo, in questa sede quella definizione (attuazione del programma, coordinamento dell’attività amministrativa e controllo della legalità dell’attività amministrativa, così dice il ddl) è più che chiara. State pur certi che quel ruolo è chiarissimo tanto è vero che Anci e Upi lo chiedono a gran voce (magari senza accentuare la voce controllo della legalità, ma anche anci stessa lo chiede quanto cita imparzialità e buon andamento, leggasi documento depositato in audizione). Il ruolo e le funzioni sono chiare, è a chi darlo che non è chiaro. Personalmente credo che non ci sia molto di oscuro da capire: c’è una politica che vuole totale libertà nella scelta, a cui noi dobbiamo contrapporre la necessità della competenza e del rigore professionale. Credo di aver risposto a un pò di voi.

 

Alfredo Ricciardi P.s. I sacrifici stanno nell’aprire l’albo (che non sarà più albo ma chiediamo una sezione specifica nel ruolo) per gli enti di massima dimensione, ma se riusciamo a stabilire che il criterio deve essere sempre quello della competenza e del rigore professionale allora lo spazio si apre per noi anche in quegli enti. Se il criterio è la competenza allora una apertura è necessaria. O se preferite, una apertura è necessaria purché nel rispetto di un criterio di competenza e requisiti professionali

 

V AB Ho fatto politica per 16 anni ….

 

Alfredo Ricciardi Mi fa piacere VA B e quindi?

 

VA B Ho letto più volte il ddl; arrivo anche a capire che conterrà principi e criteri per il Governo che dovrà scrivere il decreto delegato… Si discuterà molto, capisco.

Ma io chiedo al Sindacato: quali competenze VORREBBE per il neo dirigente apicale? Perché “dirigente apicale”, “super capo” mister X ecc… non significa nulla se non si declinano le competenze. Io immagino questo lavoro in un certo modo; magari sarà sbagliato, sarò minoranza. E allora chiedo al Sindacato: fuori dal politichese ( che non Vi appartiene), che cosa dovrà fare, secondo voi, il dirigente apicale? Grazie

 

A B Sono contento Alfredo Ricciardi che ricordi il risultato ottenuto dall’unione per questioni di rappresentatività del sindacato che presiedi, ed allora come puoi affermare che le deduzioni circa le argomentazioni della corte dei conti siano la dimostrazione della bontà della tua posizione? Sono io stesso convinto che la funzione di direzione complessiva dell’ente è irrinunciabile, sono il primo che non amerei svolgere solo funzioni di controllore, ma sono anche il primo ad intravedere nella riforma e nella definizione “dirigente apicale” la strada per ammettere che lo svolgimento della funzione sia fungibile con altri dirigenti. Questo è il punto. Del resto prefigurare un giudizio positivo alla riforma ed intravedere tante e forse troppe convergenze con ANCI, notoriamente governata da “collaterali” della politica che non hanno mai avuto la voglia o l’interesse ad andare a sostenere il concorso per segretari, preferendo le scorciatoie, costituisce l’aspetto peggiore della posizione dell’unione.

 

Alfredo Ricciardi Le competenze del segretario ma più forti. Diciamo quelle del segretario direttore generale, tanto per capirci. Non a caso abbiamo sempre parlato di superamento della dicotomia segretari / direttori. Una figura di dirigente pubblico che sia finalmente completa, in grado di superare la stupida (a mio avviso) contrapposizione fra legalità ed efficienza, che non devono essere scelte in alternativa fra loro, o l’una o l’altra, ma devono invece congiungersi per un’azione amministrativa finalmente completa. Immagino un manager pubblico che proprio in quanto pubblico contempli nella sua managerialità la profonda conoscenza delle regole di funzionamento dell’amministrazione che è chiamato a dirigere e le sappia padroneggiare. La managerialità nel pubblico È ANCHE PRESIDIO DELLO LEGALITÀ, è conoscenza della cosa pubblica. Ci vuole una nuova cultura, e deve nascere dalla dirigenza pubblica, non può essere rubata o presa in prestito dalla dirigenza privata. Chi ancora contrappone legalità e efficienza perpetua una visione perennemente monca delle capacità professionali di un dirigente pubblico, e perpetua l’ambiguità e la confusione nella assunzione delle responsabilità dell’azione amministrativa. Non vedo che confusione e deresponsabilizzazzione da una idea di scissione fra legalità ed efficienza in una figura di vertice, e non vedo alcun progresso del sistema amministrativo italiano a concedere che vi sia una dirigenza privatizzata e incompetente cui mettere come contraltare un rinnovo di sistemi di controllo della legalità. Quando non avevamo incarichi che regionali io e M M scrivevano sul “valore pubblico della funzione” , ho sempre pensato che il valore più nobile della nostra professione fosse che concorrevamo alla tutela e al perseguimento dell’interesse pubblico. Le nostre idee sono per una forza e autorevolezza della dirigenza pubblica perché crediamo nella pubblica amministrazione, non è solo il nostro datore di lavoro, né solo ciò che ci permette di avere la busta paga, è ciò che rende nobile la nostra vita professionale, il nostro operare, ciò che da senso alle responsabilità che ci prendiamo, così come è nobile lavorare con le Istituzioni democraticamente elette dai cittadini. Sono valori veri, sentiti fortemente da ciascuno di noi, sono parte della passione che mettiamo nel fare sindacato, e sebbene questa passione sia mortificata da allusioni sciocche a vicinanze politiche o collusive con interessi meno nobili noi andiamo avanti. Dobbiamo fare i conti con le confusioni e le debolezze di questo Paese e della sua classe politica, dobbiamo accettare compromessi che non vorremmo accettare, ma sempre nell’ottica di presidiare una funzione dirigenziale che non va abbandonata e sempre nell’ottica di evitare il più possibile una deriva della pubblica amministrazione che non serve né a noi né al Paese. Se per far questo dobbiamo accettare che qualcosa cambia anche in peggio, ma riuscendo ad evitare che il peggio abbia completamente la meglio, allora per noi ne sarà valsa la pena. L’idea che “a questo non ci sto e me ne vado” non ci appartiene. Noi ci siamo perché non c’è altra scelta che esserci, e perché non esserci significa solo perdere, perdere tutti ancora di più.

 

D V Tu credi, Alfredo Ricciardi, che passerà l’obbligatorietà della figura in tutti gli enti?

 

L dC Funzioni “Efficienza+Legalità = Direzione complessiva” ; Direzione complessiva = Dirigenza ; Contro : Mef – Dpf – Cdc e Aran ; Equazione strategica “Unione : Anci = Segretari : Sindaci ” ;

 

M C http://www.youtube.com/watch?v=d0Tkne0l3Zk

Carlo Verdone – Il politico sempre teso.

 

VA B Ho capito. Ti ringrazio . Ma non condivido.

 

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Quello che segue è il dibattito sullo stesso intervento postato su altro sito FB.

 

F S Da CoaV non ci sto a essere funzionario. Sono già funzionario da qualche anno al Tesoro (e mi sto davvero facendo le ossa), ma dopo un concorso così selettivo ed estenuante mi sento preso in giro. Lo status dirigenziale (pure per i fascia C), anche alla luce della giurisprudenza più accreditata, è innegabile. Il Segretario comunale possiede una rosa di competenze che nessuna altra figura di dirigente pubblico può vantare. Liquidarli senza appello, come ha chiosato – di fatto – la Corte dei conti, significa non avere contezza della realtà che ogni giorno, con indefesso impegno, in prima linea, affrontano i Segretari. 

E’ triste questa mortificazione. Personalmente, a malincuore, se dovesse passare la linea della Corte (e quindi rischiando di fare il funzionario in qualche Comune ben lontano da dove mi trovo ora e senza alcuna garanzia), mi vedrei costretto a rinunciare alla “chiamata” e a restare nel mio ruolo attuale al Tesoro. Già il fatto di passare al ruolo unico della dirigenza locale e non rimanere nell’alveo della dirigenza statale lo vedo come un vulnus (ma in tal caso, chi non fosse soddisfatto, in virtù della perfetta mobilità tra i ruoli potrebbe passare alla dirigenza statale), ma liquidarci come funzionari è davvero una presa per i fondelli. Oltre al danno anche la beffa. Ben vengano quindi le iniziative volte a salvaguardare e non a svendere questa professionalità.

 

M M Tutta la vita anac, con un ruolo certo, anche senza essere dirigente.. Il nostro contratto sarà tutelato almeno come base, senza tutti gli accessori…poi ce ne saranno forse altri, forse no ma credo che con 2600 euro al mese si possa vivere serenamente. Anac tutta la vita in un progetto serio e lontano dalle schifezze attuali!

 

M L M_____ .scusa..perché non hai fatto il concorso in magistratura? O alla corte dei conti? Ma cosa vi hanno raccontato i formatori del coa? Che siamo la longa manus dello stato nei comuni? Mi sembra un tantino anacronistico

 

M M Tu invece non hai passato il concorso per dirigente sspa suppongo… Però ti piace dire di esserlo….guarda che anche secondo me sarebbe più bello etc ma se non ti è’ chiaro te lo spiego: non è’ il momento capisci? Oggi devo salvarti e salvare la dignità .. E quelle funzioni sono le uniche che te lo consentono.. Te lo dice anac e te lo dice Pd…chiaro il concetto??? Qualcuno pensa a perdere alcune centinaia di euro e non che nell’altro modo molti rischiano proprio il lavoro…

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M M O almeno fateci scegliere…..

 

Claudio Rossi Possiamo aprire un dibattito serio su questi temi e non fare semplicemente terrorismo o propaganda? La Corte non dice che si è dirigenti solo a condizione di svolgere funzioni “apicali”. Questo è un teorema che non si regge. Altrimenti in Italia ci sarebbero molti dirigenti in meno. La Corte rivanga una polemica vecchia che proprio il segretario di UNSCP dovrebbe respingere e comunque non rilanciare per fini meramente propagandistici…. Io non immagino un soggetto che sta chiuso in vitro ad esercitare funzioni di mero “controllo”…. Ti ho consegnato il testo di segretario 2.0… Se lo hai letto è una cosa diversa… che va oltre il mero controllo e che anche riguardo il controllo sposta molto in avanti l’asticella… Un modello che chiama il segretario ad un ruolo veramente multitasking… Confrontiamoci apertamente ed a 360 gradi. E soprattutto non facciamo dire alla Corte quello che non ha detto. Ed in ultimo, con tutto il dovuto rispetto per la Corte e nella piena consapevolezza del peso che le sue pronunce (tutte, anche le audizioni) hanno, anche quello che dice la Corte non è Vangelo.

 

M L Guarda a me proprio delle poche centinaia di euro non m’interessa per nulla. Da segretario di fascia C con un solo comune la differenza stipendiale con il funzionario con Po è pressoché nulla. Son fascia B da un mese e non ho ancora visto variazioni stipendiali. Quindi di sicuro non mi cambia la vita. È’ che quando ho scelto di fare il segretario l’ho scelto per il ruolo di direzione, non certo d

 

M L di controllo. Ovvio che nei compiti direzionali faccio il possibile e a volte anche l’impossibile per garantire la legittimità

 

C F Io funzionario ci sono già e non ho certo fatto un concorso come questo per restare funzionario!!!me ne stavo dove attualmente sono…

 

Alfredo Ricciardi Claudio Rossi se adesso, dico adesso, che c’è nero su bianco che sovritendiamo e coordiniamo i dirigenti, e che in caso di mobilità ci spetta la dirigenza, se con tutto questo se ne escono contestando il nostro inquadrament, ti pare possibile che sfumando ancora di più le funzioni dirigenziali invece ce lo riconoscano? La direzione apicale tronca ogni discorso. Lo so che non ti piace, e ti assicuro che proponiamo soluzioni alternative per chi non vuole. Ma è inutile costruire soluzioni barocche (scusa ma è così), nell’ordinamento proposto dal ddl delega c’è un posto vacante, prendiamocelo, punto e basta. Costa sacrifici? Vero. Cosa non costa sacrifici di questi tempi? Ma.. almeno ne vale la pena. p.s. non tifo rubentus, manco morto.

 

I M Dirigenti apicali Matteo e ce la giochiamo uno come te se li mangia i tanti personaggi anacronistici che ancora occupano posizioni dirigenziali nei comuni. Spesso sono posizioni tramandate da generazioni neanche fossero ambasciatori (sic!). Il comune deve dare risposte ai cittadini e se il dirigente apicale lo sa far funzionare nessuno lo toccherà. Competion is competition. Il controllo lasciamolo fare alla Corte dei Conti che ha capito benissimo che se funziona la legge anticorruzione grazie a Anac Prefetture e Segretari Comunali come siamo adesso diventa (benché organo di rilevanza costituzionale) proprio lei un ente inutile.

 

I M Cerchiamo di allargare lo sguardo e di finirla con i piagnistei. QUI SONO TUTTI IN GIOCO: Ministeri Regioni Province (già riformate) magistrati prefetti. Ti hanno mai detto nei corsi che i cinesi scrivono l’ideogramma di crisi come: pericolo e opportunità?

 

V B Ritengo, come sostengo da tempo, che la questione del dirigente apicale fatta passare come innovazione, e’ in realta’ un falso problema. Il segretario comunale e’ gia’ dirigente apicale nell’attuale ordinamento, come peraltro affermato anche dalla giurisprudenza. Occorre combattere per rafforzare la preziosa professionalita’ dei segretari che non ha eguali in nessuna altra branca della P.A. Insistere sull’infungibilita’ della nostra professione che non puo’ che essere disciplinata da un albo specifico non allargato a soggetti di formazione professionale diversa. Far leva sulle nuove esigenze di legalita’ e dell’anticorruzione per ottenere criteri di nomina oggettivi e trasparenti. Quello che dice la Corte mi preoccupa relativamente. Occorrre puntare sui soggetti politici che sono forti sostenitori della nostra figura. Quindi la parola d’ordine e’ unica: No abolizione del segretario comunale.

 

Claudio Rossi Non è questione di piacere/dispiacere. Ma se la vogliamo mettere in questi termini, i primi a cui non piace sono i sindaci (non tutti ma sicuramente i più ed i più importanti) che vogliono un “valido” collaboratore. Quella cosa che propagandi tu (“garante della legalità e dell’efficienza”) non sta né in cielo né in terra…. E’ un personaggio mitologico… Comunque è sabato sera… ed il tuo discorso merita approfondimenti che mi riprometto di fare attentamente. La mia risposta non mancherà… Intanto mi fa piacere sapere che non tifi juventus… Va a finire che sei pure interista!

 

F R Quanto pesa il parere della Corte dei Conti?

 

P P Una figura di raccordo secondo me è necessaria fra realtà locale e centrale…sarò retró, sarò miope, ma ci sono troppi intrecci fra livello statale e livello locale: l’autonomia dell’ente locale è una chimera!!! Altro che mutato assetto istituzionale…mutato nel senso che, a dispetto del tit V, c’è un neo centralismo statale che incide su qls scelta strategica e gestionale delle AA.LL….ciò comporta la necessità di prevedere una figura capace di conciliare obiettivi nazionali con obiettivi locali, nel rispetto del complesso di norme vigenti…in che modo si potrà esigere una armonizzazione contabile, che dovrebbe innestarsi in una armonizzazione amministrativa e gestionale se il sindaco attinge da un albo un dirigente apicale che dovrà rendere conto solo a lui…nominato e revocato a piacimento del sindaco…non sta nelle cose…proprio dall’assetto istituzionale fra i vari livelli di governo che si vorrebbe far tendere all’armonizzazione nasce l’esigenza di un raccordo strutturale fra statale e locale…quindi la peculiarità della figura del segretario è espressone della peculiarità del l’esigenza di raccordo…non è proprio una osservaxione fuori luogo questa…se poi bisogna proprio accontentare questo ebetino allora ci si dilania fra soluzione apicale e soluzione anac…ma mica è scontato accontentare questo ebetino…anche il suo sondaggio su punto 13 ha registrato no all’abolizione…almeno questo ricordateglielo

 

M L Ma perché garantire efficienza nel rispetto delle maglie della legalità e’ impossibile? Allora io ho sbagliato tutto nella vita..oerchè e’ proprio questo che ho sempre cercato di fare nei comuni.

 

S L F S la giurispreudenza.consolidata sarebbe quella sentenza del giudice del lavoro di roma di ottobre 2013? Vedi che per i primi due anni anche adesso i fascia C sono equiparati ancora ai funzionari e solo dopo lo spes diventano dirigenti. Un tabellare da.funzionario più alto è di poco più di 1700 euro….matteo se parli di 2600 non sei mai stato funzionario. Mi spiace mi di accessorio c’è solo lo straordinario quando autorizzato e il fua a fine anno. Non irriveresti comunque manco lontanamente a 2000. Parola di funzionario (da ben 9 anni)

 

F S S_____, ho detto “consolidata” (impropriamente forse) nel senso che proprio quella famosa sentenza pone in evidenza un “consolidamento” a livello legislativo (e non è poco) secondo la ricostruzione operata dal giudice. Circa i famosi 2 anni per accedere alla fascia B, il timore è che non siano solo 2 con la riforma, ma più di due. Ad ogni modo sarebbe auspicabile che i funzionari come te, me e gli altri si vedessero riconosciuti gli anni di servizio e di conseguenza transitassero dopo il corso nel ruolo unico della dirigenza. Non volevo essere impreciso, ti ringrazio per la puntualizzazione sempre opportuna.

 

S L Il problema è che è l unica pronuncia in quel senso…non è un punto di arrivo aime’ e rgs e dfp sono ferme sull’inquadramento da funzionario. Riprova ne è l attuale disciplina sulla mobilità nel caso tu sia fascia C

 

F S Per questo motivo dobbiamo valutare anche l’opzione “zero”, cioè rimanere nelle nostre amministrazioni d’appartenenza (pensando a diventare dirigenti statali dopo la gavetta da funzionari che è la miglior palestra), fermo restando l’encomiabile (a dir poco) lavoro e lotta che stai portando avanti e che apprezzo davvero tanto.

 

S L Valuteremo a guerra conclusa F__________. Questi li prendo come colpi di cannone ma non decidono la guerra anche se non ti nascondo la rabbia che provo all’idea che chi si spacca il sedere sui libri e vince concorsi come noi ha le porte chiuse o quelle di servizio e gli “amici di” minacciano di soppiantarci passando sulle spoglie di una figura nobile e ultracentenaria (sic 1862!)

 

S L La corte dei conti nn ha espresso perplessità né sugli organi di staff con retribuzione dirigenziale senza titolo né su quel 30% delle dotazioni organiche per gli esterni ex dl 90. E chissà se arriverà mai alla corte costituzionale almeno la seconda fattispecie!

 

F S S____, io rispondo ai colpi di cannone impegnandomi a farmi ancora di più il mazzo e a vincere altri concorsi e a fare bene e onestamente il mio lavoro. In modo tale da non prestare adito a nessuna insinuazione e a guadagnarmi con le mie mani e con le mie forze i miei traguardi. Ciò non toglie che i diritti e i sacrifici, come dici giustamente tu, non devono essere gettati alle ortiche e quindi ben vengano le lotte. Io ho scelto, in questo caso, un profilo defilato perché questo concorso – da ex coa3 e ex coa4 – mi ha tolto davvero tanto ( per motivi personali che non sto qui a spiegare) e non essendo un ipocrita non voglio spendere troppe energie. Ma è giusto per chi ci crede davvero, lottare con tutte le forze, come fai tu con un’energia e una passione che raramente ho riscontrato in altri contesti.

 

S L Toglie tanto un solo coa, figurarsi tre. Ci mancherebbe! All’idea di dover dipendere da gente che non avrà studiato tutta la vita messa assieme quanto noi abbiamo dovuto fare in un solo giorno mi fa ribollire il sangue.

 

F S Ciò non toglie che fa davvero rabbia che tanti altri nostri colleghi di concorso che ancora non lavorano, si trovino in questa situazione. In questo senso occorre lottare, ma anche battere altre strade con forza e determinazione.

 

S L Credimi che alcuni sono ormai amici fraterni e anche per questo non molliamo

 

E U Io voglio fare il segretario NON il dirigente apicale. La corte dei conti su queste materie e’ del tutto inascoltata specialmente dal giudice ordinario chr spesso la contraddice. Per quel che mi riguarda i sindacati devono difendere i diritti e gli status non questa o quella corrente riformistica. Senza segretari non c’e’ piu’ l’Unione. Mi dispiace ma non comprendo chi sostiene cambiamenti peggiorativi sol perche’ assunti come il minor male

 

 

 

 

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