14.10.2014, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione a sostegno dei segretari comunali e della loro funzione.

questo il testo della mozione

 

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

PREMESSO CHE

I segretari comunali sono funzionari e dirigenti dello Stato selezionati presenti in tutti i Comuni italiani, dal più piccolo e sperduto al più grande, e da sempre sono una figura di garanzia per la conformità dell’azione amministrativa degli enti locali alle leggi ed ai regolamenti; 

che i processi di reclutamento e di progressione in carriera attraverso corsi concorsi, assicurano l’acquisizione di professionisti qualificati in tutti gli enti locali;

PREMESSO INOLTRE CHE

negli ultimi anni il loro ruolo di garanzia è stato rafforzato dal legislatore ponendo in capo agli stessi la responsabilità del sistema dei controlli interni e della prevenzione della corruzione negli enti locali;

CONSTATATO CHE 

in Lombardia sono presenti 489 segretari comunali;

CONSTATATO INOLTRE CHE

nel Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” è stata inserita una norma che consente l’assunzione diretta senza titoli di studio, senza concorso e con retribuzione dirigenziale, di fiduciari-portaborse, ed è stato inoltre disposto l’ampliamento del contingente dei dirigenti assunti senza concorso ma tramite semplici selezioni;

che queste misure preludono alla disposizione che prevede l’abolizione dei segretari comunali, inserita nel ddl 1577 di Riforma della PA, all’esame del Senato;

CONSIDERATO CHE

proprio a causa della predetta riforma, negli 8.000 Comuni italiani verrà meno un importante riferimento per la tutela della legalità che, specie in certe Regioni, incoraggia i dipendenti comunali a resistere a contesti corrotti o clientelari e che, ovunque, tutela il rispetto del diritto nell’attività amministrativa e delle minoranze consiliari nell’attività politica locale;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

la cancellazione dei segretari comunali priverebbe i Comuni del dirigente che opera affinché il programma politico/amministrativo degli amministratori eletti sia realizzato al meglio, tenuto conto dei mezzi a disposizione e nel rispetto della normativa, e li sostituirebbe con figure selezionate attraverso processi del tutto privi di criteri meritocratici

CONSIDERATO ANCORA CHE

per realizzare compiutamente e correttamente il disegno autonomistico è assolutamente necessario affrontare seriamente il problema delle garanzie di sistema e dei controlli interni, oltre che quello della responsabilità nella direzione operativa degli enti locali, che invece la riforma in discussione omette di considerare; 

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE :

affinché ponga in essere tutti gli strumenti di sua competenza per intervenire concretamente a difesa della figura del segretario comunale, che non solo non va abolita ma va, al contrario, rafforzata per rendere ancora più efficace la sua funzione di soggetto che opera per la legalità e per il buon funzionamento dei Comuni, in una revisione complessiva del disegno autonomistico, ivi compreso il ruolo delle Regioni.

Milano, 14 ottobre 2014

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