Dopo Marche, Lombardia, Puglia e Liguria anche la Campania a sostegno dei segretari comunali

da Campanianotizie.com.

Il Consiglio regionale della Campania ha approvato un ordine del giorno “per garantire la figura dei segretari”.

 

da FB. Alcuni colleghi hanno informato che il testo dell’ordine del giorno sarebbe quello che segue. 

 

ORDINE DEL GIORNO


Il Consiglio Regionale della Campania,


Premesso


Che il disegno di legge nazionale n. 1577, attualmente all’esame della commissione Affari costituzionale del Senato, prevede l’abolizione della figura del segretario comunale. Disposizione che si lega ad una norma inserita nel decreto legge 24 giugno 2014 n. 90 (“Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”), che consente l’assunzione diretta senza titoli di studio, senza concorso e con una retribuzione dirigenziale, di fiduciari-portaborse, ed è stato inoltre disposto “l’ampliamento del contingente di dirigenti assunti senza concorso ma tramite semplici selezioni”.


Considerato


Che la cancellazione dei segretari comunali priverebbe i Comuni dei dirigenti che operano per l’attuazione del programma politico/amministrativo e che rappresentano una figura di garanzia per la conformità dell’azione amministrativa degli enti locali alle leggi e ai regolamenti, sostituendoli con figure selezionate attraverso processi del tutto privi di criteri meritocratici, e che per realizzare correttamente il sistema autonomistico è necessario affrontare il problema delle garanzie di sistema e dei controlli interni, oltre che quello della responsabilità nella direzione operativa degli enti locali, che invece la riforma in discussione omette di considerare,


Impegna


Il Presidente della Giunta regionale a porre in essere tutti gli strumenti di sua competenza a difesa della figura del segretario comunale, rendendo ancora più efficace la sua funzione di soggetto dirigenziale e di vertice che opera per la legalità e per il buon funzionamento dei Comuni, in una revisione complessiva del disegno autonomistico, ivi compreso il ruolo delle Regioni.

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