riforma P.A. – il commento di anci

Di Primio (ANCI) su Riforma Pa: “Ok primo passo, ma continuare a lavorare”

Comunicato tratto dal sito ANCI:

Il decreto legge sulla Semplificazione e la trasparenza amministrativa contiene alcune importanti novità per i Comuni, che recepiscono richieste da tempo avanzate dall’ANCI al governo. Ma bisogna continuare a lavorare per completare il processo di riforma”. Così il delegato ANCI per il Personale e sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, commenta i contenuti del Dl.

“Particolarmente importante – sottolinea Di Primio – è l’ampliamento del turn-over per le assunzioni a tempo indeterminato. I Comuni potranno procedere, nel 2014 e nel 2015, ad assunzioni a tempo indeterminato nel limite del 60% (in luogo dell’attuale 40%) della spesa corrispondente al personale di ruolo cessato dell’anno precedente. Tale percentuale salirà all’80% nel 2016-2017 per raggiungere il 100% dal 2018. Di grande importanza anche l’eliminazione della percentuale del 50% dell’incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente ai fini delle facoltà assunzionali, fermo il principio di adottare politiche di riduzione della spesa”.

Altro risultato importante che premia l’azione dell’Associazione riguarda la disciplina relativa al conferimento di incarichi dirigenziali con contratti a tempo determinato: “Le nuove disposizioni – spiega l’esponente dell’ANCI – prevedono l’innalzamento della percentuale dei posti di qualifica dirigenziale a tempo indeterminato istituititi in dotazione organica, ricopribili con incarichi a termine, dal 10%-20% al 30%, e comunque per almeno una unità . Si tratta di una innovazione importante, che aiuta a risolvere i problemi determinati dalle disposizioni vincolistiche sul conferimento di incarichi dirigenziali introdotte nel 2011, garantendo ai Comuni una maggiore autonomia nell’utilizzo di questo strumento di lavoro flessibile”.

Per Di Primio “bisogna però continuare a lavorare: si tratta di alcuni primi passi importanti verso gli obiettivi di riforma delineati nell’accordo interistituzionale Italia Semplice, ma il processo di riforma deve essere ora completato. Ci aspettiamo che il governo, come sancito dall’accordo, accompagni la conversione del Decreto legge e l’approvazione del Disegno di legge delega con un costante confronto con l’ANCI. Dobbiamo ricordare che le politiche di tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno inciso pesantemente sul personale degli enti locali, riducendo drasticamente i margini per attuare politiche per il personale finalizzate alla modernizzazione delle amministrazioni. I continui tagli e vincoli hanno determinato una forte contrazione degli organici, un sensibile incremento dell’età media dei dipendenti, oltre che la diminuzione dei livelli retributivi medi, costringendo le amministrazioni locali a trovare continue soluzioni di emergenza per far fronte all’ineludibile domanda di servizi espressa dai cittadini e dagli operatori economici, in particolare in una fase di crisi come quella che stiamo vivendo. Sono ancora molti i tasselli mancanti, in particolare nel Decreto non si rinvengono disposizioni che dotino i Comuni di strumenti davvero efficaci per attuare significative politiche di ricambio generazionale, in grado di incidere in modo significativo sull’innovazione dell’azione amministrativa. Auspichiamo poi che le problematiche riguardanti la contrattazione decentrata – conclude il delegato ANCI – possano trovare una soluzione anche attraverso una nuova fase di contrattazione nazionale”.

 

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