Ricciardi – scrive ai colleghi che esprimono “agitazione” e “rabbia”

Alcune domande fra noi

 Leggo molta agitazione, anzi rabbia, e vedo che parte di questa rabbia non si indirizza solo nei confronti del Governo, e del Presidente del Consiglio in particolare, come sarebbe normale e giusto, ma anche internamente, fra noi stessi e anche nei confronti dell’Unione. Non da parte di tutti, anzi, credo che la maggioranza dei Segretari sappia ancora distinguere bene fra amici e nemici, ma una parte di colleghi comincia a non distinguere più.

E allora è giusto che, ancora prima della Segreteria Nazionale, che pure è convocata per venerdì per valutare e decidere ogni azione, io sia qui, a metterci la faccia, come è normale che sia, a parlare a voi, a parlare con voi. Ma devo farlo iniziando con alcune domande, che credo servano a capire, e le domande sono queste.

  1. E’ vero o non è vero che l’Unione ha da sempre detto che l’unico vero ruolo del Segretario non poteva che essere quello di vertice dell’ente, di dirigente apicale che garantisce unitariamente legalità ed efficienza? Si, ovviamente è vero. E cosa dice il ddl delega sul futuro dei Segretari e degli enti locali? Che tutti gli enti locali devono avere una funzione di direzione apicale che mette insieme legalità ed efficienza. (Lo so, c’è la questione dei Comuni Capoluogo etc, ma ci torno dopo, certo che ci torno).

  2. E’ vero o non è vero che l’Unione ha sempre sostenuto la natura dirigenziale dei Segretari? Si, certo, abbiamo anche vinto una causa su questo. E cosa dice il ddl delega? Che la funzione è di dirigente apicale, anzi, che tutti i Segretari devono entrare in un apposito nuovo ruolo unico di dirigenti apicali.

  3. E’ vero o non è vero che l’Unione, sullo spoil system, ha sempre sostenuto che era irrealistico pensare di abrogarlo, ma che invece era giusto porre il tema in generale, come tema comune a tutta la dirigenza pubblica, di riformare lo spoil system e ha proposto la preselezione di una rosa di nomi? Si, è vero. E cosa prevede il ddl delega? La preselezione di un numero predeterminato di candidati! Il ddl delega dice che è un compito della cd. Commissione Paritetica, che essendo formata anche da Anci e Upi non può in nessun modo garantire l’autorevolezza e indipendenza necessarie, questo è vero. Ma è così lampante che paradossalmente sarà facile porre rimedio, e si otterrà che vi sia, come per i dirigenti dello stato, una commissione specifica che non abbia ovviamente sindaci o presidenti di provincia al suo interno (e tanto meno sindacati).

  4. A proposito di dirigenti pubblici dello stato, è vero o non è vero che l’Unione diceva “ma come si fa a chiedere ora l’abolizione dello spoil system se hanno intenzione di estenderlo a tutta la dirigenza pubblica? La battaglia non può essere questa, l’abolizione, ma la sua riforma!”. E cosa dice il ddl delega? Che a tutti i dirigenti dello stato riunificati, appunto, nel ruolo unico, si applicheranno le stesse regole che ai Segretari. Avevamo ragione anche su questo, e proprio avendo ragione abbiamo proposto un tema, un metodo, quello della preselezione di una rosa di nomi, che è diventato perfino la piattaforma di Cgil Cisl e Uil, e che il Governo ha adottato per TUTTA la dirigenza pubblica!

  5. E’ vero o non è vero che l’Unione ha sempre detto che, se le funzioni del Segretario sono di direzione apicale, il suo Albo non poteva realisticamente essere collocato al Ministero dell’Interno? Certo che è vero, lo abbiamo detto. E cosa prevede ora il ddl delega? Che il nuovo ruolo dei dirigenti apicali sia governato da una Commissione paritetica con Anci e Upi. Ma l’Unione voleva e vuole che noi si sia gestiti dall’Anci? No! L’Unione ha scritto e chiesto che il ruolo sia gestito presso la Funzione Pubblica oppure direttamente dalla nuova Scuola Nazionale della Dirigenza Pubblica! E leggiamola bene, allora, quella “Commissione partitetica”: che cos’è? Non è altro che un Consiglio di Amministrazione, un Consiglio Direttivo, quindi non è l’Amministrazione dove è insediato il Ruolo. L’Amministrazione, o meglio l’Istituzione dove sarà insediato il Ruolo sarà la Funzione Pubblica o la Scuola, la Commissione sarà solo il Consiglio Direttivo. Quindi, ci siamo anche su questo.

  6. E’ vero o non è vero che l’Unione ha sempre sostenuto che ci doveva essere un Segretario in tutti gli enti locali, e quindi anche nelle Unioni? Si. E cosa prevede il ddl delega? Che la funzione di direzione ci sia per tutti gli enti locali, quindi… anche per le Unioni! E quanto alla gestione associata fino a 5.000 abitanti, ma se tutti, dico tutti volevano l’innalzamento della fascia C… di cosa ci meravigliamo? Ma poi la norma delega non significa che devi raggiungere i 5.000 abitanti, ma che sotto quella soglia la devi gestire in modo associato.. ed è già così quasi sempre.

 Ora, ci sono due problemi serissimi in questa norma delega, anzi a dirla tutta uno solo, che pesa come un macigno: il ddl delega prevede che per i Comuni Capoluogo e Province e Città Metropolitane non ci sia per la funzione di direzione l’obbligo di nominare un soggetto iscritto all’apposto nuovo Ruolo Unico. E oltre a questo prevede che assieme ai Segretari entrino anche i Direttori Generali con certi requisiti.

E qui che tutto il disegno va farsi benedire, direte voi..

Certo! …Ma…

Ma… veramente pensavate che fosse facile vincere su questo, e subito, a inizio partita?!?

 

Ma è ovvio, era ed è ovvio che è questa la partita più difficile, era ed è ovvio che se il disegno complessivo dell’Unione è passato (quasi su tutta la linea, fatemelo dire) avremmo però trovato l’ostacolo politico, il veto, sulle grandi città. E pensavamo davvero di superarlo subito, questo veto? Addirittura già nella stessa proposta del Governo, nello stesso ddl delega? Questo è il ddl delega, che deve ancora iniziare il suo percorso parlamentare, che durerà mesi, ed esce naturalmente nella versione, come dire, peggiore, perché è la base negoziale di partenza del Governo..

 

Rendiamoci conto che in questa norma di ddl delega si leggono chiaramente due cose, in modo lampante. La prima cosa che si legge è un disegno istituzionale di riassetto e rafforzamento della dirigenza apicale, un disegno organico, serio, che ha una sua valenza istituzionale. La seconda cosa che si legge è il veto politico, la volontà di lasciare le mani libere negli enti maggiori (unitamente ad un favore agli amici degli amici… leggasi Direttori).

Ma questo significa una sola cosa: che davanti al Parlamento, alle istituzioni, al mondo accademico, abbiamo noi l’argomento per chiedere che anche i comuni capoluogo e gli altri enti debbano avere il dirigente apicale scelto da quel ruolo, perché la scelta fatta per quegli enti è fin troppo chiaramente un controsenso rispetto all’impianto della norma, una cosa che stona, una cosa che non ha una motivazione istituzionale degna di questo nome!

Ma come, crei una funzione apicale, crei il ruolo dei dirigenti apicali, pretendi di metterci (nel ruolo) oltre ai Segretari anche i direttori e poi… e poi lasci che proprio le città più importanti non attingano da quel ruolo? Ma che senso ha!? Nessuno!

Ed è questa la nostra forza, è questa la più importante delle nostre battaglie, aver chiarito che l’unico sistema istituzionale valido è il nostro, e l’unico motivo perché non si applichi anche ai grandi enti è lasciare mano libera alla politica.

Il loro argomento è debole, anzi inconfessabile, il nostre è forte, ed è reso forte dallo stesso impianto generale della norma di ddl delega!

 Ma amici, credevamo veramente di vincere facilmente quella battaglia? Era ed è ovvio che è quella la più difficile, ma ora, nella stessa norma è rimasto come un fortino isolato che non ha un perché… E questo significa che siamo passati dal tema dell’abolizione al tema che anche i grandi enti devono attingere dal nostro ruolo, abbiamo rovesciato il campo della discussione, abbiamo rovesciato il tema.

 Tutto questo lavoro, tutta questa fatica, tutto rischia di essere vanificato dalla pugnalata dei diritti di segreteria, che sono concreti, molto concreti, e che a differenza dello status sono in un decreto legge. E’ vero, è una pugnalata e dobbiamo reagire, e reagiremo, e dimostreremo a tutti che se Renzi crede di poter raccontare di “rubare ai ricchi per dare ai poveri” si sbaglia! Noi lo sappiamo che non è così, ma lo dimostreremo anche all’opinione pubblica, dimostreremo che i Segretari sono oggi i dirigenti meno pagati della pubblica amministrazione, e che è ingiusto, falso e ingiusto quello che il Presidente ha dichiarato, che il nostro stipendio basta e avanza.. Lo vada a dire ai Segretari di fascia C che basta e avanza! Lo vada a dire a un Segretario che prende di meno di un dirigente del suo comune! Mentre noi lavoravamo per le idee, qualcuno lavorava a nostra insaputa anche sui nostri trattamenti economici. E allora lotteremo, e faremo di tutto per vincere e per non farci incastrare dai media come la casta che difende i privilegi (perché se passa questa idea davanti ai media, allora non c’è più speranza, ed è solo per questo che non abbiamo ancora proclamato uno sciopero o una manifestazione nazionale, perché non voglia essere, scusate l’espressione, “cornuti e mazziati”).

 

Ma… credevate davvero che con un Presidente del Consiglio che dimostra, col suo fare sprezzante in conferenza stampa, di avere quasi un fatto personale coi Segretari saremmo riusciti a vincere subito, e magari a mani basse?

 

Non era possibile, anzi.. con un Presidente del Consiglio che nutre una tale avversione verso di noi, e con la politica che ovviamente se può avere le mani libere sceglie di averle, era ovvio ed è ovvio che la battaglia dell’affermazione del nostro ruolo di dirigenti apicali anche nei grandi enti sarebbe stata quella più dura, quella che dovremo ancora affrontare, ma anche… quella che possiamo ancora vincere! Anzi, siamo più vicini ora a vincere di quanto non lo siamo mai stati, mai negli ultimi quindici anni.

 E’ dura, è durissima, ma questo ddl delega ci dimostra solo una cosa: che possiamo farcela! Possiamo!

 E allora non è questo il momento di dividerci, semmai questo è il momento di darci atto che avevamo visto giusto su tante cose, e che abbiamo dato battaglia con forza e dedizione in queste settimane, e che abbiamo creato le condizioni per vincerla, questa battaglia.

 Non è questo il momento di dividerci, è questo più che mai il momento di stare insieme, di avere il vostro appoggio, perché ci siamo, siamo lì, ad un passo, e questa pugnalata dei diritti di segreteria la dobbiamo combattere sì, ma senza che questo ci impedisca di vedere, capire tutto il resto, e capire che l’Unione c’è, e se non ha vinto – perché no, non abbiamo vinto, assolutamente – ha però segnato tanti punti e ha ancora tante frecce al suo arco.

 Tiriamole insieme, non ciascuno da solo.

 Alfredo

 

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