26/11/2020 Improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. Pronuncia del Consiglio di Stato.

Consiglio di Stato, Sez. II, sent. del 23 novembre 2020, n. 7337.

Per costante giurisprudenza, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, quando il processo non possa per qualsiasi motivo produrre un risultato utile per la parte ricorrente in primo grado o appellante, in quanto la decisione di annullamento non può comportare più alcuna utilità neppure meramente strumentale o morale (cfr. Cons. Stato, Sez. II, 27 aprile 2020, n. 2707; id. Sez. II, 6 maggio 2019, n. 2904); inoltre l’interesse al ricorso, in quanto condizione dell’azione, deve sussistere sia al momento della proposizione del gravame che al momento della decisione, con conseguente attribuzione al giudice amministrativo del potere di verificare la persistenza della condizione dell’azione in relazione a ciascuno di tali momenti (Cons. Stato Sez. VI, 1 febbraio 2018, n. 666).

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