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Nuovo DPCM: dalla Conferenza delle Regioni le Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative
di Michele Deodati – Responsabile SUAP Unione Appennino bolognese e Vicesegretario comunale
 
In attuazione dei decreti-legge n. 19/2020 e n. 33/2020, approvati in piena pandemia al fine di dettare le prime indicazioni per un possibile ripartenza, è stato adottato il D.P.C.M. 14 luglio 2020, il quale ha lo scopo di prorogare fino alla fine del mese di luglio le indicazioni emesse con il D.P.C.M. dell’11 giungo scorso, oltre a sostituire gli allegati da 1 a 9 del precedente decreto, con i nuovi allegati 1 e 2.
L’Allegato 1 a D.P.C.M. 14 luglio 2020: Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative
Metodologia e finalità
Le nuove Linee guida, di cui all’Allegato 1 dell’ultimo decreto presidenziale, contengono indirizzi operativi specifici elaborati dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome, validi per i singoli settori di attività, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale. Il fine è quello di sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori. Dal punto di vista del metodo, il documento evidenzia che in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing.
Il confronto con i precedenti documenti di riferimento, costituiti dal protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal D.P.R. 26 aprile 2020, e dai criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità, le nuove Linee guida si pongono in relazione di continuità, nell’ambito della cornice costituita dai principi consolidati in tema di prevenzione di cui al D.Lgs. n. 81/2008. Ogni singola organizzazione dovrà attuare tali previsioni individuando le misure più efficaci in relazione ad ogni singolo contesto locale e le procedure/istruzioni operative per mettere in atto dette misure. Ci potrà essere coincidenza tra tali procedure/istruzioni operative e le procedure/istruzioni operative già adottate e da integrare opportunamente. Possono costituire un addendum connesso al contesto emergenziale del documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
I settori interessati
Le Linee guida si rivolgono ai seguenti settori, con avvertenza che potranno essere aggiunti di ulteriori successivamente.
RISTORAZIONE
ATTIVITÀ TURISTICHE (stabilimenti balneari e spiagge)
ATTIVITÀ RICETTIVE
SERVIZI ALLA PERSONA (acconciatori, estetisti e tatuatori)
COMMERCIO AL DETTAGLIO
COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PUBBLICHE (mercati e mercatini degli hobbisti)
UFFICI APERTI AL PUBBLICO
PISCINE
PALESTRE
MANUTENZIONE DEL VERDE
MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
ATTIVITÀ FISICA ALL’APERTO
NOLEGGIO VEICOLI E ALTRE ATTREZZATURE
INFORMATORI SCIENTIFICI DEL FARMACO
AREE GIOCHI PER BAMBINI
CIRCOLI CULTURALI E RICREATIVI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
CINEMA E SPETTACOLI DAL VIVO
PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO
SAGRE E FIERE LOCALI
STRUTTURE TERMALI E CENTRI BENESSERE
PROFESSIONI DELLA MONTAGNA (guide alpine e maestri di sci) e GUIDE TURISTICHE
CONGRESSI E GRANDI EVENTI FIERISTICI
SALE SLOT, SALE GIOCHI, SALE BINGO E SALE SCOMMESSE
DISCOTECHE
I principi di base sono ormai noti e gravitano intorno alla frequente igienizzazione, al distanziamento interpersonale, con il riferimento al metro lineare, che diventa di 2 metri in determinati ambiti come ad esempio le palestre. L’uso dei guanti, a causa delle conseguenze controproducenti derivanti da un uso scorretto degli stessi, è sostituito dalla frequente igienizzazione delle mani. Le indicazioni fornite costituiscono una messa a regime delle indicazioni provvisoriamente dettate per l’iniziale passaggio alla fase 2 nella gestione dell’emergenza.
Le attività che prevedono accesso di pubblico e stazionamento devono organizzarsi in modo da favorire la prenotazione. Occorre evitare gli assembramenti dovuti alla movimentazione disordinata, per cui vanno definiti percorsi di entrata e uscita distinti, cercando di limitare al minimo gli spostamenti. Tavoli e sedie devono essere disposti in modo da mantenere almeno un metro di distanza, sottoponendoli a frequente igienizzazione. Negli ambienti chiusi fa inoltre garantito idoneo ricambio d’aria.
Di seguito le misure previste per attività di ristorazione, sagre e fiere locali.
RISTORAZIONE
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
– Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 C.
– E’ necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
– E’ consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani.
– Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
– Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra le sedute.
– Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
– I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
– La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
– E’ possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.
– Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti (prima di ogni servizio al tavolo).
– Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
– La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
– I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non sono seduti al tavolo.
– Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di pulizia e disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non disinfettabili (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.
SAGRE E FIERE LOCALI
Nel settore delle manifestazioni locali, le misure sono le seguenti:
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
– Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
– Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,°C.
– Negli spazi espositivi specificatamente dedicati alle manifestazioni fieristiche (sia ambienti chiusi, sia aperti), la postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettronico e gestione delle prenotazioni online, e se possibile mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.
– E’ necessario rendere disponibili prodotti disinfettanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto, in particolare nei punti di ingresso e di pagamento.
– Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente.
– Se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
– In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico.
– Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.)
– Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
– Per eventuali ulteriori servizi erogati all’interno di tali contesti (es. bar, ristorazione) attenersi alla relativa scheda tematica specifica

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