16/07/2020 – Arrivano le risorse per la manutenzione straordinaria delle strade

Arrivano le risorse per la manutenzione straordinaria delle strade
di Girolamo Ielo – Dottore commercialista/revisore contabile Esperto finanza territoriale
 
Con il decreto 29 maggio 2020 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) ha provveduto alla ripartizione e utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 1, comma 95, della L. 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019), riferito al finanziamento degli interventi relativi ai programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. I fondi contengono risorse da ripartire per gli anni dal 2019 al 2033.
Le risorse dal 2019 al 2024
E’ prevista la somma complessiva di euro 144.693.736 (euro 16.051.130 per l’anno 2019, euro 17.000.000 per l’anno 2020, euro 21.000.000 per l’anno 2021, euro 30.000.000 per l’anno 2022, euro 30.133.804 per l’anno 2023, euro 30.508.802 per l’anno 2024), al quale vanno aggiunti euro 4.000.000 in favore della Città metropolitana di Roma, è destinata al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e di città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle Regioni Sardegna e Sicilia.
Le risorse dal 2025 al 2033
La somma complessiva di euro 310.471.928,00, riferita alle annualità dal 2025 al 2033 è ripartita con gli stessi criteri previsti nel decreto e sarà oggetto di ulteriore decreto ministeriale al solo scopo di definire le tempistiche e modalità di presentazione dei programmi, e di eventuali intervenute modifiche dei coefficienti di ripartizione.
I soggetti attuatori
Le province e città metropolitane assumono le funzioni di soggetti attuatori per gli interventi compresi nei programmi ammessi a finanziamento.
Criteri di ripartizione delle risorse
Le risorse sono ripartite tra le province e le città metropolitane sulla base dei parametri descritti e esplicitati nella nota metodologica (allegato n. 1 al decreto). Sono applicati i seguenti criteri: a) consistenza della rete viaria; b) tasso di incidentalità; c) vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico. Ai fini del calcolo del piano di riparto, a ciascun criterio sono attribuiti appositi pesi di ponderazione (allegato n. 2 al decreto).
Il piano di riparto
E’ approvato il Piano di riparto delle risorse alle province e città metropolitane (allegato n. 3 al decreto), elaborato sulla base dei criteri e dei pesi di ponderazione innanzi visti.
Impegno e trasferimento risorse
La Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del MIT provvede, sulla base del riparto, all’impegno ed al trasferimento dei finanziamenti alle province ed alle città metropolitane
Utilizzo delle risorse
Le risorse saranno utilizzate, prioritariamente su ponti, viadotti, gallerie, manufatti ed altre opere d’arte, opere per la stabilità dei pendii di interesse della rete stradale, dispositivi di ritenuta, installazione di sensoristica di controllo dello stato dell’infrastruttura.
Possono, inoltre, includere le seguenti attività: a) la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali; b) la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura incluse le pavimentazioni, i sistemi di smaltimento acque, la segnaletica, l’illuminazione, i sistemi di info-mobilità; c) la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati nonché delle opere d’arte per garantire la sicurezza degli utenti; d) la realizzazione di interventi di ambito stradale che prevedono: la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’inquinamento ambientale, la riduzione del rischio da trasporto merci inclusi i trasporti eccezionali, la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico, l’ incremento della durabilità per la riduzione dei costi di manutenzione.
Le risorse non sono utilizzabili per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di ambito stradale.
Impegno delle risorse
A decorrere dall’entrata in vigore del decreto, sulla base del piano di riparto, è assunto l’impegno pluriennale delle risorse; impegno da considerarsi esteso anche al periodo 2025-2033, con l’applicazione degli stessi criteri di ripartizione.
Il trasferimento delle risorse
Le risorse sono trasferite alle province ed alle città metropolitane interamente per ciascuna annualità secondo il piano di riparto dopo l’approvazione dei programmi, riferiti al quinquennio 2020-2024, articolati per ciascuna annualità di finanziamento, entro il 30 giugno di ogni anno.
I fondi dell’annualità 2019 sono trasferiti entro il 30 giugno 2020, e saranno utilizzati per interventi di manutenzione straordinaria ritenuti urgenti dai soggetti attuatori, e non necessitano di preventiva programmazione.
Il trasferimento delle risorse relative alle ulteriori annualità è effettuato sulla base del Programma quinquennale 2020-2024 che le province e le città metropolitane devono presentare alla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali inderogabilmente entro il 31 ottobre 2020.
Il Programma relativo ad ogni annualità contiene le schede descrittive e riepilogative di ciascun intervento da realizzare. La compilazione di dette schede avviene attraverso l’utilizzo di un applicativo, secondo modalità operative che sono rese note ai soggetti interessati dagli uffici competenti.
Ultimazione lavori
L’ultimazione dei lavori va certificata trenta giorni prima del termine per la rendicontazione. Il collaudo o la certificazione di regolare esecuzione dei lavori relativi all’intervento è effettuato entro il 31 dicembre 2021 per gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni 2019 e 2020, ed entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’anno di riferimento del Programma per gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024.
Durata interventi
Gli interventi inseriti nel Programma possono anche avere durata pluriennale, evidenziando le somme oggetto di rendicontazione relative alla singola annualità da effettuare entro il 31 dicembre 2021 per gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni 2019 e 2020, ed entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’anno di riferimento per gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024.
Ribassi d’asta
I ribassi d’asta possono essere utilizzati secondo quanto previsto dal principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, di cui al punto 5.4.10 dell’allegato 4/2 al D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118.
Certificazione avvenuta realizzazione interventi
Per le risorse previste le province e le città metropolitane certificano l’avvenuta realizzazione degli interventi entro il 31 dicembre 2021 per gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni 2019 e 2020, ed entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’anno di riferimento per gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024, mediante apposita comunicazione al MIT.
Revoca risorse
In caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi entro i termini innanzi visti, è disposta la revoca delle risorse, per la quota parte non spesa.
Non si procede a revoca qualora il mancato rispetto del termine è imputabile alla presenza di contenzioso o in caso di calamità naturali che abbiano interferito con la realizzazione degli interventi.
Variazioni finanziarie
Sono previste variazioni finanziarie in caso si rendono disponibili ulteriori risorse e nel caso sono apportate variazioni alla disponibilità delle somme in bilancio.
Il monitoraggio
Il monitoraggio delle attività è affidato alla Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza, istituita presso il MIT.
Ammissibilità delle spese
E’ stabilito, infine, che le spese effettuate devono essere compatibili con quanto previsto dal decreto.

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