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Peculato, per l’appropriazione è sufficiente la disponibilità giuridica dei soldi pubblici
di Federico Gavioli
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 18485/2020, nel respingere il ricorso di un funzionario pubblico ha affermato il principio che nel reato di peculato basta anche la disponibilità giuridica delle somme e non soltanto la detenzione materiale…
La Corte di cassazione ha osservato che, in tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi come comprensiva non solo della detenzione materiale della cosa ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un atto dispositivo di sua competenza o connesso a prassi e consuetudini invalse nell’ufficio, di inserirsi nel maneggio o nella disponibilità del danaro e di conseguire quanto poi costituisca oggetto di appropriazione…

 

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