17/01/2020 – Rifiuto di atti d’ufficio per il sindaco che non si occupa dello smaltimento dell’amianto

Rifiuto di atti d’ufficio per il sindaco che non si occupa dello smaltimento dell’amianto
di Daniela Casciola
Rifiuto di atti d’ufficio per il sindaco pro tempore che non si attiva per far smaltire le lastre di eternit accatastate alla rinfusa sul terreno di un privato. Lo ha confermato la Corte di cassazione, con la sentenza n. 1657, depositata ieri, in linea con i precedenti gradi di giudizio.
La vicenda si incardina sulla decisone della Corte d’appello di Milano che aveva ribadito la responsabilità, affermata in primo grado dal Tribunale di Pavia, in ordine al reato di rifiuto di atti d’ufficio (articolo 328 del codice penale) per il sindaco pro tempore di un Comune. L’uomo, a fronte di reiterate denunce di organi pubblici nonché di privati cittadini, in un arco temporale di alcuni anni (maggio 2010-marzo 2014), aveva omesso di assumere qualunque iniziativa atta a imporre al proprietario dell’area lo smaltimento del materiale di amianto accatastato alla rinfusa e all’aperto su un terreno.

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