17/04/2020 – Per gli enti locali 200 mln in più 

Per gli enti locali 200 mln in più 
di FRANCESCO CERISANO
Italia Oggi – 16 Aprile 2020
 
Dalla Conferenza Stato-città arrivano altri 200 milioni agli enti locali per fronteggiare l’ emergenza Coronavirus. Partiranno già oggi i bonifici con i contributi a comuni, province e città metropolitane per la sanificazione degli ambienti e per pagare gli straordinari alla polizia locale. Per igienizzare gli uffici saranno ripartiti 70 milioni stanziati dal decreto Cura Italia, di cui 65 milioni destinati ai comuni e 5 alle province. Nella ripartizione si terrà conto per 2/3 del numero di casi positivi al Covid-19 fatti registrare in ciascun ente e per 1/3 della popolazione residente. Ad ogni municipio, anche a quelli più piccoli, sarà comunque garantito un contributo minimo di mille euro.
Per gli straordinari dei vigili urbani, il fondo previsto dal Cura Italia stanzia per il momento solo 10 milioni ma Anci e Upi hanno chiesto che venga rimpinguato con il decreto Aprile. In questo caso i criteri di distribuzione delle risorse saranno diametralmente opposti: sarà la popolazione residente a pesare per 2/3 mentre il numero di casi di positivi al virus inciderà per un terzo. Per le province c’ è anche un’ altra buona notizia: saranno presto in pagamento anche i 120 milioni che rappresentano l’ anticipo (pari al 70% del totale) del Fondo sperimentale di riequilibrio 2020. Oggi il decreto ministeriale, messo a punto dal dipartimento affari interni e territoriali del Viminale di concerto con il Mef e la Ragioneria generale dello Stato, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e poi partirà la liquidazione delle spettanze agli enti di area vasta.
Tutto questo è stato deciso nella Conferenza stato-città di ieri che ha dato il via libera agli schemi di decreto di riparto dei fondi per complessivi 200 milioni. Già oggi potrebbe arrivare la firma da parte del ministro dell’ interno Luciana Lamorgese. «È una vera e propria corsa contro il tempo, per rendere operative tutte le misure economiche che abbiamo previsto nei decreti adottati fino ad oggi e per fare in modo che famiglie, imprese, ma anche gli enti locali, risentano il meno possibile di questa situazione», ha osservato il vice ministro all’ economia Laura Castelli, ribadendo l’ imminente definizione del pacchetto «Cura comuni» per il decreto Aprile.
Il riparto delle risorse Il fondo di 70 milioni per il finanziamento delle spese di sanificazione e disinfezione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi di province, città metropolitane e comuni andrà a ristorare i territori dove si è registrato il maggior numero di contagi e dove, dunque, rimane alto il rischio di contrarre il virus. Di qui la decisione di assegnare, per la ripartizione sia dei 65 milioni di euro destinati ai comuni che dei 5 milioni riservati a province e città metropolitane, un peso maggiore (66,66%) al numero dei casi di contagio. In base a questo criterio ai comuni andranno 43.333.550 euro, mentre a province e città metropolitane andranno 3.333.350 euro. Il criterio della popolazione residente (pari al 33,33%) assegnerà 21.666.450 euro ai comuni e 1.666.650 euro a province e città metropolitane. «Non volendo lasciare indietro nessun comune abbiamo previsto un contributo minimo di mille euro ad ente, in modo che tutti i municipi, anche i più piccoli, ricevano qualcosa», ha spiegato il sottosegretario al ministero dell’ interno Achille Variati.
120 milioni alle province Il Fondo sperimentale di riequilibrio, istituito nel 2012 per sostituire i trasferimenti erariali alle province soppressi nello stesso anno, verrà per il 70% pagato nei prossimi giorni agli enti di area vasta. Saranno anticipati 120 milioni su un totale di 184 milioni . «Volevamo dare una boccata d’ ossigeno alle province in grande difficoltà economica a seguito del crollo del mercato dell’ auto e con esso dell’ Ipt», ha concluso Variati.

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