Si tratta dell’esercizio di una funzione ispettiva/controllo/censoria del tutto inesistente e per altro estranea al compito assegnato a tale Servizio appunto dall’accordo del 4/4/2020, che dispone: “Le parti, al fine di assicurare l’adeguamento dell’organizzazione dei servizi e del lavoro al rispetto delle norme emanate nel corso dello stato di emergenza sanitaria da Covid-19, e di promuovere il confronto a tale livello con riguardo agli aspetti del presente protocollo, monitorano periodicamente l’applicazione della presente intesa ai fini della applicazione della stessa, anche attraverso segnalazioni all’Ispettorato per la Funzione pubblica, che provvederà ad aggiornare le parti in maniera costante e continuativa sugli esiti delle segnalazioni ricevute“.
E’ piuttosto singolare che a Palazzo Vidoni blocchino i concorsi, perchè affermano di dover sospendere la procedura (semplicissima) regolata dall’articolo 34-bis, del d.lgs 165/2001, ma abbiamo tempo e modo per inviare diffusamente queste note dei servizi ispettivi. Ma tant’è.
Si fa presente che, come avete scritto, l’articolo 87 del d.l. 18/2020 non tratta delle ferie 2020, che sono dunque oggetto del tutto estraneo alla norma, alla circolare della Funzione Pubblica 2/2020 e all’Accordo tra quest e i sindacati del 4.4.2020.
L’intervento di codesto Servizio Ispettivo, per altro, giunge in una situazione di assoluta carenza di potere. Le segnalazioni di cui parla il citato accordo del 4.4.2020, infatti, sono finalizzate esclusivamente a fornire eventuali suggerimenti per il suo miglioramento e non fondano alcun intervento nè censorio, nè di controllo nei confronti delle amministrazioni.
Le quali restano ovviamente nella piena e totale disponibilità dei poteri doveri di esercitare le funzioni datoriali, come prevede l’articolo 2109 del codice civile e il Ccnl 21.5.2020. Si evidenzia, dunque, di non aver nulla di cui poter “rassicurare” codesto Servizio, se non appunto il doveroso e corretto esercizio delle prerogative datoriali.
Cordialità
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