25/11/2019 – Dal ‘d.l. Verde’ arrivano contributi statali per la mobilità locale, per il trasporto scolastico ecosostenibile e per la riforestazione urbana

Dal ‘d.l. Verde’ arrivano contributi statali per la mobilità locale, per il trasporto scolastico ecosostenibile e per la riforestazione urbana
Domanda
Il mio assessore all’ambiente mi ha parlato di una legge che riconosce ai comuni una serie di contributi in materia di trasporto locale, di trasporto scolastico, e di tutela del verde pubblico. Di che cosa si tratta?
 
Risposta
Le norme a cui fa riferimento il quesito sono, con tutta probabilità, quelle contenute nel decreto legge n. 119 del 14 ottobre 2019, n. 111, c.d. ‘Decreto verde’, pubblicato sulla G.U. n. 241 del 14 ottobre scorso. Si tratta di tre distinte misure che stanziano complessivamente 90 milioni di euro suddivisi equamente sugli esercizi 2020 e 2021. Vediamole di seguito nel dettaglio. L’art. 2, comma 2 stanzia la spesa di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 al fine di finanziare progetti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale. Il successivo art. 3 del decreto, invece, mette a disposizione 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico per i bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione con mezzi di trasporto ibridi o elettrici. I progetti presentati saranno selezionati dal Ministero dell’Ambiente in base alla portata del numero di studenti coinvolti e alla stima di riduzione dell’inquinamento atmosferico. Chi può presentare i progetti? Per entrambe le tipologie di interventi, i progetti sono presentati al Ministero dai singoli comuni, ovvero in forma associata, che siano interessati dalle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 a seguito dell’inottemperanza dell’Italia agli obblighi europei in materia di qualità dell’aria. I progetti devono essere riferiti ad un ambito territoriale con popolazione superiore a centomila abitanti. Le norma tuttavia non sono immediatamente operative. Per entrambe le misure è previsto che le modalità di presentazione delle domande e l’individuazione delle spese ammissibili ai finanziamenti siano definite con appositi decreti ministeriali da adottarsi entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge. Considerato che quest’ultimo è entrato in vigore il 15 ottobre, i decreti attuativi dovrebbero essere emanati entro la fine di novembre.
Infine l’art. 4 del decreto stanzia 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per il finanziamento di un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura, e per la creazione di foreste urbane e periurbane. Le somme sono tuttavia riservate alle sole città metropolitane. Anche in questo caso è prevista l’adozione di un apposito decreto ministeriale, da adottarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, con il quale sono definite le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse tra le citta’ metropolitane, tenendo conto in particolare, quali criteri di selezione, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area, dei livelli di qualita’ dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015. I progetti dovranno essere presentati al Ministero dell’Ambiente entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del decreto ministeriale.
Come abbiamo visto poc’anzi, tutte le misure sopra illustrate rimandano ad appositi decreti ministeriali, i cui termini di adozione sono, come sempre, a carattere ordinario e non perentorio. Come tali, così come spesso è successo in molte occasioni in passato, essi potrebbero non essere rispettati. Da ultimo va ricordato che tutte le norme sono contenute in un decreto legge il cui iter di conversione, che potrebbe apportarvi modifiche anche sostanziali, si concluderà solo entro metà dicembre. Non resta pertanto che attendere di conoscerne il testo definitivo e l’adozione dei decreti attuativi da esso previsti.

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