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Trasparenza e privacy: l’art. 14, D.Lgs. n. 33/2013 alla luce della sentenza della Corte cost. n. 20/2019
di Luca Bisio – Partner farePA S.r.l. – Ricercatore in Economia e gestione delle imprese presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Norman Lubello – Consulente e formatore farePA S.r.l. – Professore a contratto di comunicazione, strategia e management consulting presso le Università degli Studi di Milano Bicocca e di Bergamo
 
Gli obblighi di pubblicazione relativi all’art. 14, D.Lgs. n. 33/2013, così come modificati dal D.Lgs. n. 97/2016, concernono dati e informazioni la cui diffusione pone dubbi di legittimità relativi alla tutela della privacy per i titolari di incarichi dirigenziali e amministrativi. Tale tema è stato, negli ultimi anni, al centro del dibattito in ragione della necessità di definire un equilibrio, e soprattutto dei criteri omogenei di applicazione, tra il diritto alla trasparenza e quello alla riservatezza. Oggi, alla luce degli interventi del TAR Lazio, della Corte costituzionale e della deliberazione n. 586/2019 dell’ANAC si assiste a un cospicuo rafforzamento della disciplina: l’Autorità ha infatti definito alcuni criteri utili alle PPAA al fine di individuare per quali figure organizzative vi sia la necessità di comprimere il diritto alla riservatezza in favore di una maggiore trasparenza verso i cittadini, nello specifico caso dell’art. 14.

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