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Ultime dai T.A.R.  – Il locale notturno ha licenza di suonare

di STEFANO MANZELLI – Italia Oggi Sette – 25 Marzo 2019

Il locale notturno ha licenza di suonare – Il comune non può ordinare la chiusura di un pubblico esercizio notturno solo perché ritenuto rumoroso. Specialmente se si tratta di un locale posizionato lontano dalle abitazioni in una zona industriale che ha solamente ecceduto con il volume musicale. Lo ha stabilito il Tar Lombardia, sez. Brescia, II, con la sentenza n. 85 del 26 gennaio 2019. Il comune di Bergamo ha accertato che un lounge bar posizionato nei pressi dell’ aeroporto e conosciuto per l’ intrattenimento serale e notturno ha ecceduto con il volume musicale e per questo motivo ha ordinato la chiusura anticipata del locale alle 00,30.

Praticamente dichiarando la cessazione dell’ attività. Contro questa severa determinazione l’ interessato ha proposto doglianze al collegio evidenziando che nel locale non si sono mai verificati episodi di cronaca o altre irregolarità e che l’ unica violazione contestata è stata quella del volume musicale. Il Tar ha accolto le censure dell’ imprenditore evidenziando che la determinazione comunale è eccessiva e sproporzionata.

Al massimo si sarebbe potuto ordinare all’ esercente di adottare limitazioni alle immissioni sonore. Non certo disporre la chiusura anticipata del bar. La scuola di danza richiede la Scia al comune – La compagnia di danza che vuole attivare corsi in una palestra deve presentare preventivamente una segnalazione certificata di inizio attività in comune. Per evitare guai con i controlli della polizia locale e gli uffici municipali. Lo ha evidenziato il Tar Sicilia, sez. II, con la sentenza n. 312 del 4 febbraio 2019. Una palestra ha attivato anche una scuola di danza senza comunicare nulla al comune.

Al controllo dei vigili sono scattate le sanzioni cui ha fatto seguito anche un provvedimento di sospensione dell’ attività fisico-motoria per 90 giorni. Contro queste misure punitive l’ interessato ha proposto ricorso al collegio ma senza successo. Mentre le attività sportive in senso lato possono essere esercitate liberamente dalle società affiliate alle federazioni sportive nazionali le attività da svolgere all’ interno delle palestre sono regolamentate diversamente, dalla legge 29 dicembre 2014, n. 29.

Quindi per attivare una scuola di danza all’ interno di una palestra servirà sempre presentare al comune una Scia con tutte le ulteriori certificazione necessarie di corredo. Non basta attivare il corso, recuperare iscritti e reclamizzare l’ attività sportiva. Non perde la licenza il cacciatore che reagisce ai ladri – Sparare in aria dal terrazzo per scongiurare un tentativo di furto nell’ appartamento può mettere in discussione la licenza di caccia. Ma in una zona di campagna senza abitazioni attorno nessun problema. Lo ha chiarito il Tar Emilia-Romagna, sez. I, con la sentenza n. 30 del 14 gennaio 2019. Un cacciatore è stato sorpreso dai rumori di un tentativo di scasso percepiti al piano inferiore in orario serale. Ha quindi chiamato i carabinieri ma contemporaneamente ha esploso dei colpi di fucile in aria.

Al ricevimento della segnalazione dell’ arma la prefettura ha ritenuto non più idoneo il titolare della licenza di porto di fucile ordinandogli il divieto di detenzione di armi. Contro questo severo provvedimento l’ interessato ha proposto con successo censure al collegio. È evidente che un cacciatore che impugna con facilità un fucile può essere pericoloso. Ma in questo caso si tratta in un episodio particolare, avvenuto in orario serale in una zona di campagna praticamente disabitata. Quindi non è possibile classificare questo comportamento non adeguato senza articolare bene le motivazioni nel successivo ordine dell’ autorità di pubblica sicurezza.

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