31/05/2019 – L’UE finanzia progetti per i Comuni

L’UE finanzia progetti per i Comuni

 31/05/2019 Osservatorio della settimana
Sono molteplici gli obiettivi che si propone Europa per i cittadini, programma di finanziamento della Commissione europea, che ha creato un fondo di 187milioni di euro per il periodo 2017-2020 (di cui oltre 17 milioni per il solo 2019). Tra i gli obiettivi troviamo: promuovere dialogo e tolleranza interculturale, commemorare i momenti più rilevanti della storia, riflettere sulle cause che hanno portato ai regimi totalitari, creare delle reti tra le città gemellate e infine promuovere progetti della società civile. Una possibilità per tutti i Comuni, ma una grande opportunità soprattutto per i Comuni più piccoli.
I bandi con cui enti pubblici e organizzazioni senza scopo di lucro possono utilizzare per partecipare al programma hanno scadenza annuale (febbraio/marzo e settembre). Tramite questi si possono ottenere finanziamenti a fondo perduto per progetti che riguardino queste tematiche:

– (asse 1) la memoria europea;

– (asse 2) l’impegno democratico e la partecipazione civica.

La prossima scadenza per partecipare al bando ha come termine ultimo il 1° settembre, e si occupa del secondo asse, includendo anche le reti tra città e i gemellaggi.

Tanto i comuni che hanno già firmato o che firmeranno accordi di gemellaggio, quanto quelli che usufruiscono di altre forme di partenariato allo scopo di promuovere legami culturali e cooperazione, possono essere interessati al gemellaggio tra città. Quindi, nei progetti che l’UE si propone di finanziare possono rientrare anche l’organizzazione di eventi (uno o più) che coinvolgano le città, il cui scopo sia la promozione della partecipazione civica, e che incoraggino il volontariato, mobilitando i cittadini per portare alla discussione dei temi più concreti dell’agenda politica europea.
I progetti potranno usufruire di una sovvenzione massima di 25mila euro per i progetti in grado di coinvolgere il numero minimo di due partner da due paesi ammissibili al programma, tra cui troviamo Serbia, Albania, Montenegro, Macedonia, Bosnia-Erzigovina e (ovviamente) i paesi dell’UE. Uno dei partner deve proprio essere un paese appartenente all’UE, e si deve assicurare un evento della durata massima di 21 giorni, con la partecipazione di almeno 25 partecipanti dalla città partner.
L’obiettivo delle reti di città, invece, è quello di promuovere lo scambio di esperienze su argomenti di comune interesse, in grado di coinvolgere almeno quattro paesi che possono essere ammessi al programma, almeno due dei quali facenti parte dell’UE. In questo caso, il progetto deve presentare un numero minimo di quattro eventi, con durata massima di 24 mesi, e la partecipazione almeno del 30% di partecipanti provenienti dalle città partner.
Per un singolo progetto, delle società civili, i contributi UE hanno una soglia massima di 150mila euro. Il loro scopo deve essere quello di portare i cittadini a un dibattito costruttivo, coinvolgendo (per un massimo di 18 mesi) almeno tre paesi tra quelli ammissibili, almeno due dei quali devono appartenere all’UE. Anche in questo caso la soglia del finanziamento è di 150mila euro.
La partecipazione è possibile solo per i partner del progetto registrati al portale dei partecipanti, che abbiano ottenuto l’apposito codice Pic (Partecipant identification code). Chi necessita di aiuto e supporto, si potrà affidare al punto di contatto nazionale presente a questo sito. www.europacittadini.it, in cui si potranno trovare anche esempi di progetti accettati già finanziati nei precedenti anni.
 
 
Articolo di Laura Egidi

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