31/07/2019 – L’indagine penale non preclude l’accesso agli atti se non sono confluiti nel fascicolo del procedimento

L’indagine penale non preclude l’accesso agli atti se non sono confluiti nel fascicolo del procedimento

di Pietro Alessio Palumbo
Il diritto d’accesso tradizionale non può spingersi fino al controllo indiscriminato dell’azione pubblica. Forme di accesso più ampie sono oggi invece garantite dal più giovane accesso civico alle informazioni disponibili in rete sui siti web degli enti pubblici. Se queste informazioni non sono disponibili sul sito web dell’ente, supplisce l’ancor più giovane diritto d’accesso «di chiunque» di accedere a documenti ulteriori rispetto a quelli oggetto di obbligo di pubblicazione, purché nel limite degli interessi privati o pubblici, argomentati e non pretestuosi, opposti dall’ente coinvolto. Anche quest’ultimo strumento generalizzato di trasparenza deve essere utilizzato senza abusi, nell’ambito di finalità partecipative e di leale collaborazione tra cittadini e istituzioni: sono inammissibili istanze esplorative che comportino un carico di lavoro paralizzante per l’ente. Con la sentenza n. 1085/2019, il Tar Toscana indaga sul possibile sviamento dell’istituto del diritto d’accesso dalle proprie funzioni, che a seconda delle forme utilizzate, sono di tutela di interessi privati, ovvero civici, ovvero difensivi.

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto