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Avanzi sbloccati? Non del tutto – I risparmi degli enti sono soggetti ai principi contabili

di MATTEO BARBERO – Italia Oggi – 30 Luglio 2019
Avanzi di amministrazione sbloccati ma non del tutto: i risparmi degli enti, ormai sottratti ai vincoli di finanza pubblica, restano comunque soggetti al rispetto dei principi contabili che presiedono alla sana gestione finanziaria. È una delle indicazioni più rilevanti contenuti nella deliberazione n. 19/2019 con cui la Corte dei conti – sezione delle autonomie ha approvato le linee di indirizzo per la relazione dei revisori dei conti dei comuni, delle città metropolitane e delle province sui bilanci di previsione 2019-2021. Il documento si rivolge in prima battuta agli organi di controllo, ma come al solito contiene indicazioni molto utili anche per gli uffici finanziari, che hanno la possibilità di capire su quali punti si orienteranno i controlli della magistratura contabile. Uno dei temi più gettonai è senza dubbio l’ impatto della cancellazione del pareggio di bilancio disposta dalla l 145/2018, che ha modificato profondamente la programmazione finanziaria delle amministrazioni. Spinto dalla Consulta, il legislatore ha rimosso limitazioni più forti all’ utilizzo dell’ avanzo, che oggi costituisce un’ entrata pienamente rilevante rispetto agli equilibri contabili.
Rimangono fermi, tuttavia, gli altri paletti già previsti dall’ ordinamento, a partire dall’ obbligo di utilizzare solo l’ avanzo quantificato in sede di rendiconto, salve le deroghe (molto limitate) per le quote vincolate ed accantonate presunte. La Corte, inoltre, puntualizza gli ulteriori vincoli introdotti dalla stessa l 145 per gli enti in disavanzo. Sullo stesso terreno, la delibera anticipa le novità sulla modulistica da allegare a bilancio e rendiconto già approvata dalla Commissione Arconet (si veda ItaliaOggi di venerdì scorso) al fine di tenere conto degli effetti derivanti dalla destinazione delle risorse acquisite in bilancio alla costituzione degli accantonamenti (sia di parte corrente che in conto capitale) previsti dalle leggi e dai principi contabili e al rispetto dei vincoli specifici di destinazione.
Nella stessa ottica viene dato forte rilievo all’ impatto sulla struttura degli equilibri di bilancio degli effetti delle disposizioni in materia di definizione agevolata delle cartelle di pagamento in riscossione, tenuto conto della proroga della «rottamazione ter», dell’ estensione di tali rimedi anche alle ingiunzioni fiscali riscosse dall’ ente o tramite società abilitate ed, infine, allo stralcio automatico delle «minicartelle». Sul piano della gestione del bilancio, viene richiamata l’ attenzione al rispetto delle regole che governano la fase dei pagamenti, anch’ esse oggetto di una forte stretta nell’ ultima manovra. Infine, fari puntati sulle spese per investimenti, per spingere miglioramenti organizzativi finalizzati a dare un effettivo impulso all’ economia locale con il pieno impiego dei consistenti contributi e delle risorse dei molteplici fondi costituiti con specifiche finalizzazioni a particolari settori quali l’ edilizia scolastica, il territorio, l’ ambiente, le periferie.

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