18/12/2019 – Consultazione pubblica su Trasparenza e Anti-Corruzione

Consultazione pubblica su Trasparenza e Anti-Corruzione
L’ascolto degli stakeholder
Premessa
La legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” ha rappresentato, con i suoi decreti delegati, una prima risposta organica e preventiva nella lotta al fenomeno corruttivo nelle pubbliche amministrazioni, per l’implementazione dell’integrità dell’operato dei dipendenti pubblici, per la valorizzazione dell’etica nell’ambito del principio di buona amministrazione (di cui all’art. 97 Cost.); in definitiva, dunque, la legge ha inteso riallacciare un circolo virtuoso nel rapporto tra cittadini e amministrazioni pubbliche.
Come è noto, gli interventi di modifica normativa medio tempore operati dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 hanno riguardato tanto la legge n. 190 del 2012, quanto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (c.d. decreto trasparenza), introducendo, tra le altre novità, il c.d. FOIA (Freedom of Information Act) all’italiana; sono dunque presenti nel nostro sistema tre tipologie di accesso: a) l’accesso documentale (ex l. n. 241 del 1990); b) l’accesso civico (ex art. 5, comma 1, d.lgs. n. 33 del 2013); c) l’accesso civico generalizzato (art. 5, comma 2, d.lgs. n. 33 del 2013). 
La giurisprudenza, anche della Corte costituzionale, in questi anni si è espressa su alcuni articoli oggetto di specifici obblighi di pubblicazione, richiedendo, in definitiva, un nuovo intervento del legislatore (vedi, in particolare, la sentenza 21 febbraio 2019, n. 20). Allo stesso modo, la giurisprudenza, soprattutto amministrativa, ha segnato sotto vari profili nuovi percorsi interpretativi che esigono una parallela verifica sul terreno normativo.
Quali sono le finalità
L’obiettivo di questa consultazione è ascoltare gli stakeholder e, in via privilegiata, i responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza per il loro specifico know-how, al fine di predisporre un mirato e puntuale intervento legislativo in tema di prevenzione del fenomeno corruttivo e di trasparenza.
Con la consultazione pubblica il Ministro per la pubblica amministrazione intende dunque raccogliere istanze sulle eventuali criticità del quadro normativo e possibili proposte di perfezionamento, per garantire e rafforzare un efficace intervento diretto a favorire la prevenzione della corruzione e la trasparenza, sia a vantaggio dei cittadini, sia per evitare appesantimenti burocratici e ridondanze negli adempimenti in capo alle amministrazioni pubbliche; anche con un’attenta ponderazione degli interventi delle amministrazioni di più piccole dimensioni (si pensi ai piccoli e ai piccolissimi comuni).
La consultazione pubblica interviene su macro questioni/macro temi, quali:
 
Chi può partecipare
La consultazione pubblica è rivolta a tre distinte tipologie di utenti, ossia:
  • a) Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT);
  • b) istituzioni;
  • c) stakeholder (cittadini, imprese, associazioni di categoria…)
 
Come si partecipa
I partecipanti alla consultazione potranno inserire le proprie proposte o criticità sul/sui macro temi di interesse, attraverso la compilazione di un questionario.
Al fine di consentire una più immediata rilevazione delle posizioni che emergeranno dalla consultazione, a ciascun partecipante sarà chiesto di indicare la categoria di appartenenza all’atto della compilazione.
A coloro che partecipano in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RCPT) o in rappresentanza di una amministrazione pubblica, sarà inoltre richiesto di inserire un indirizzo di posta istituzionale al quale essere contattati per validare la propria partecipazione, garantendo in tal modo l’ufficialità della posizione espressa.
Si evidenzia che i temi sottoposti a consultazione, benché indicati in forma volutamente neutra, costituiscono altrettanti punti di emersione di criticità o di problematiche di tipo tecnico ben note all’ampia platea dei partecipanti. Ogni partecipante, nell’arco di tempo in cui la consultazione sarà aperta, potrà inserire un solo contributo per ciascuno degli otto macro temi in consultazione.
Pertanto, gli interventi non saranno visibili a tutti i partecipanti registrati, ma solamente ai rispettivi autori.
Regole di intervento
In sede di consultazione pubblica si chiede contestualmente di specificare per ciascun tema le criticità rilevate e le soluzioni puntuali che si ritiene di proporre.
Quanto alla tecnica di redazione degli interventi, essi dovranno avere carattere puntuale, riferirsi allo specifico tema e alla disposizione di riferimento, mettendo in rilievo l’eventuale criticità del quadro normativo vigente e le proposte di modifica.
Non saranno presi in considerazione contributi il cui contenuto sia a carattere generale o indeterminato, così come quelli dai quali non si evinca chiaramente e separatamente il contenuto della proposta di modifica.
Qual è la tempistica
La raccolta dei contributi è aperta dal 9 dicembre 2019 al 15 gennaio 2020.
Come verrà dato conto dei risultati
Al termine della consultazione pubblica, i risultati saranno analizzati e verrà pubblicato uno specifico report sulla dimensione e sui contenuti della partecipazione.
Le valutazioni e le proposte degli stakeholder saranno esaminate dall’Ufficio legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione e potranno essere utilizzate, liberamente e in piena autonomia decisionale, per la predisposizione della riforma puntuale sui temi oggetto della consultazione.

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