Print Friendly, PDF & Email
dI FEDERICA LOMBARDI

L’ambito soggettivo di applicazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di dati, informazioni e documenti

Oggetto del presente studio è l’ambito soggettivo di applicazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di dati, documenti e informazioni previsti dal d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (denominato anche ‘codice della trasparenza’). Tale decreto, in esercizio della delega conferita con la l. 6 novembre 2012, n. 190 (meglio nota come ‘legge anticorruzione’), oltre ad offrire, in continuità con il d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, una definizione ampia della nozione di trasparenza, ha introdotto e disciplinato diversi strumenti funzionali alla piena realizzazione di questa e, conseguentemente, ha imposto ai suoi destinatari una serie di onerosi obblighi. D’altro canto, il decreto in parola ha riconosciuto ai cittadini rilevanti diritti, tra i quali figurano non solo quello di accesso civico, ma anche il nuovo accesso civico generalizzato (inserito nell’ordinamento dal d.lgs. 25 maggio 2016, n. 97, noto anche come il ‘Freedom of Information Act italiano’)così come denominato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (d’ora in poi ANAC). Il d.lgs. 33, oltre a prevedere una vasta gamma di istituti al servizio della trasparenza, ha altresì individuato i destinatari degli specifici obblighi che esso stabilisce, obblighi che, per il vero, sono rivolti non solo alle Pubbliche Amministrazioni (d’ora in poi pp.aa.) in senso stretto, ma anche ad altri soggetti, in qualche modo ad esse assimilati, cui non sempre le disposizioni del testo normativo in esame si applicano integralmente. Dopo aver illustrato sinteticamente la regolazione della trasparenza nell’ambito della normativa anticorruzione, dunque, si passeranno in rassegna le disposizioni normative che individuano i suoi principali destinatari, con l’obiettivo di dimostrare che il novero di questi ultimi, nonché i limiti entro cui la disciplina si applica ad essi, appaiono tutt’altro che chiari, nonostante gli sforzi del Legislatore da un lato e dell’ANAC dall’altro… (segue)

Torna in alto