Consultazione pubblica sulla lettera Renzi/Madia: un chiaro NO all’abolizione della figura del Segretario comunale
Sono online, sul sito del Dipartimento della funzione pubblica i primi esiti della consultazione pubblica lanciata il 30 aprile 2014 all’indirizzo: rivoluzione@governo.it.
Sono giunte, nel mese di consultazione, 39.343 e-mail che hanno discusso puntualmente i 44 punti della riforma della pubblica amministrazione, contenuti nella lettera indirizzata dal presidente del Consiglio e da me ai dipendenti pubblici e ai cittadini.
Tutte le mail sono state lette e analizzate grazie al supporto dei ricercatori del Dipartimento di metodi e modelli per l’economia il territorio e la finanza di Sapienza Università di Roma, coordinati dal professor Sergio Bolasco, che hanno utilizzato la tecnica del text mining.
E’ stato realizzato un primo report che presenta gli orientamenti e le proposte emerse sui singoli punti della riforma.
Grazie al contributo e alle idee dei cittadini possiamo ora varare, all’appuntamento previsto del Consiglio dei ministri del 13 giugno, una riforma migliore e ancora più incisiva.
Quanto al famoso punto 13 relativo all’abolizione della figura del segretario comunale, queste le conclusioni scritte nel report:
Le reazioni pervenute sono di segno prevalentemente contrario, anche considerato che larga parte degli interventi sul punto sono derivati da una importante mobilitazione degli enti interessati. Nel segnalare il ruolo centrale di garanzia e direzione del segretario comunale, specialmente nei comuni di piccole dimensioni, molte proposte auspicano una riforma di tale figura, piuttosto che la sua abolizione, anche alla luce delle recenti competenze in materia di anticorruzione.
Tra le proposte più articolate si segnala quella tesa a mantenere la figura negli enti di piccole dimensione, in particolare sotto i 25 mila abitanti. Giungono inoltre proposte dirette a svincolare la figura del Segretario comunale dalla nomina da parte del sindaco.
I pareri favorevoli alla soppressione sono stati incentrati soprattutto sulla sovrapposizione delle figure del Segretario e del City manager. Alcune proposte mirano a “privatizzare” la figura (nomina di un professionista esterno) oppure crearne una nuova in sostituzione: l’ispettore contabile del comune, anche con funzioni di controllo e prevenzione.
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