abolizione dei segretari comunali – angelo capalbo

Caro Presidente,

ho letto la Sua lettera aperta ai dipendenti pubblici. Capisco la filosofia di fondo della rivoluzione portata avanti nella Pubblica amministrazione. Occorrono i cambiamenti radicali, quale l’introduzione della meritocrazia come criterio principe per la conservazione degli incarichi e le progressioni in carriera.

L’Italia, è vero, ha bisogno d’innovazioni strutturali, di maggiore mobilità, soprattutto della dirigenza, di misurazione dei risultati, di abbattimento delle inefficienze, di maggiore trasparenza, di semplificazione di eccessi formalismi. Tutte operazioni possibili e da realizzare.

Il metodo è forse giusto: non devono essere insultati i lavoratori e soprattutto coloro, che hanno perso la vita per l’affermazione della democrazia in Italia, che hanno combattuto durante la resistenza i vili attacchi dello straniero invasore, che hanno dimostrato sul campo, dedizione, senso dello Stato e delle istituzioni, che sono al servizio esclusivo della Nazione e sono orgogliosi di servire la comunità facendo bene il loro lavoro.

Mi riferisco ai segretari comunali, che il Governo vuole abolire.

Non si comprende, per quale ragione, si debbano anche tagliare le teste in forma generalizzata e senza alcuna valutazione meritocratica.

Spero si tratti semplicemente di un nuovo modo di concepire la figura apicale negli Enti locali e riconsiderarla secondo le nuove linee guida per i provvedimenti che il Governo ha in cantiere.

Questa figura dirigenziale deve essere tenuta distinta dal resto della struttura organizzativa dell’Ente. Il segretario deve essere il primo tra i dirigenti e in coerenza con il proprio ruolo e con le ampie competenze allo stesso riconosciute dal vigente quadro legislativo, deve mantenere una certa autorevolezza nel sistema dell’amministrazione locale, attraverso il coordinamento delle esigenze di efficienza dell’apparato amministrativo e di garanzia della regolarità amministrativa, nella primaria considerazione delle esigenze dei cittadini. 

Non a caso, al segretario, sono stati assegnati altri compiti di controllo e di tutore dell’integrità dell’operato dell’Ente, intesa, come complesso di atti/provvedimenti “prodotti”, nel rispetto della legislazione generale come di quella di settore.

Occorre ridisegnare un nuovo ruolo del segretario comunale e non adottare provvedimenti trancian e indiscriminati. Ci aspettiamo un intervento che ridisegni la figura dell’apicale negli enti locali.

Costituisce un altro tema dibattuto in questi ultimi mesi, a seguito delle intervenute nuove funzioni assegnate al segretario comunale e provinciale, in materia di controlli e prevenzione alla corruzione, quello della revisione della procedura di nomina, che possa modificare l’attuale sistema dello spoil system.

Ecco, piuttosto che eliminare la figura, occorre rivedere il metodo di selezione del segretario comunale e provinciale, che deve essere trasparente e ridursi al minimo la discrezionalità del capo dell’Amministrazione nel potere di nomina, pur lasciando allo stesso la scelta degli obiettivi che il segretario debba raggiungere.

Si potrebbe ipotizzare, che in sede di approvazione delle linee programmatiche di mandato, si delineano anche i criteri oggettivi di performance sulla base dei quali si decide se confermare il segretario in carica al suo posto. Se il segretario dovrà essere sostituito, l’Ente dichiara pubblicamente le caratteristiche del soggetto che vorrebbe in quella posizione e gli obiettivi che questi dovrebbe conseguire.

In conformità a questa indicazione, si potrebbe ipotizzare che la selezione dei curricula possa essere affidata a una commissione costituita esclusivamente con esperti di comprovata esperienza nelle materie di selezione, scelti tra dirigenti, docenti e altre professioni esterne all’Amministrazione procedente, che non siano elementi degli organi di direzione politica o ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni e organizzazioni sindacali o delle associazioni professionali. Poi, si compila una rosa di nomi e si procede al sorteggio (in modo pubblico) del segretario che sarà nominato.

In questo modo, si fa il reclutamento del segretario di alto profilo e in possesso delle caratteristiche richieste dall’Ente e salvaguardando il valore della meritocrazia, scevra da logiche politiche.

Cordiali saluti.

Angelo Capalbo

Segretario comunale di Asciano e San Giovanni d’Asso (SI)

 

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto