tratto da Azienditalia 10/2020
La vigilanza sull’attuazione del Codice di comportamento: il Dirigente, il RPCT, l’ANAC
di Rossana Turturiello – Specialista in materia di anticorruzione trasparenza, autrice e docente del corso di formazione in materia di anticorruzione per conto della Scuola di formazione IPSOA e Nicola Dimitri Maria Porcari – Dipendente del Comune di Altamura, docente ed esperto in materia di prevenzione della corruzione
 
Il presente articolo, il terzo ed ultimo della serie dedicata al Codice di comportamento, conclude i lavori inerenti le modalità, i criteri e le tecniche che devono accompagnare gli attori della Pubblica Amministrazione nell’approvazione ed esecuzione del Codice di comportamento secondo la disciplina recata nel D.P.R. n. 62/2013, prima, e la novella deliberativa approvata dall’Autorità, al fine di consentire sia l’obbligatoria vigilanza da parte del Dirigente dell’Area, e quindi poi dell’RPCT, sia per mettere al riparo l’Ente dalle attività di controllo che verranno espletate dall’ANAC tali da sfociare in provvedimenti d’ordine o in procedimenti sanzionatori.

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