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Incentivi per funzioni tecniche anche per affidamenti diretti con valutazione di preventivi
di Maria Luisa Beccaria
La Corte dei conti dell’Emilia Romagna, con la delibera n. 33/2020, in risposta alla richiesta di parere del Presidente della Provincia di Piacenza, ha riconosciuto che il presupposto per erogare gli incentivi per funzioni tecniche previsti dall’articolo 113 del Dlgs 50/2016 è sempre la gara. E il confronto competitivo è anche quello attivato con la procedura stabilita dall’articolo 36, comma 2, lettera b) del Dlgs 50/2016 che dispone per importi pari o superiore a 40.000 euro e inferiori a 150.000 euro per i lavori, o alle soglie comunitarie per le forniture e i servizi, l’affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti.
Solo in presenza di una gara anche semplificata, o in generale di una procedura competitiva, si può accantonare il fondo che poi viene ripartito, sulla base di un regolamento adottato dall’amministrazione, tra i dipendenti degli enti locali, ed i loro collaboratori, che hanno svolto le funzioni elencate dall’articolo 113 del Dlgs 50/2016.
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