L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con la Delibera n. 407 del 15 ottobre 2025, ha fornito chiarimenti significativi sull’impiego delle varianti in corso d’opera nell’ambito dei contratti pubblici, evidenziando problematiche operative emerse durante la gestione di un appalto per la costruzione di un nuovo complesso ospedaliero.
Criticità riscontrate
Nel corso della vigilanza sull’esecuzione dei lavori, l’ANAC ha rilevato un utilizzo improprio dell’istituto della perizia di variante, che ha portato all’introduzione di numerose modifiche rispetto al progetto originario. Tali varianti hanno determinato incrementi significativi sia dei costi sia dei tempi di esecuzione dell’opera. L’analisi dell’Autorità ha evidenziato che molte di queste modifiche erano giustificate con riferimento a presunte esigenze derivanti da nuove disposizioni legislative o regolamentari. Tuttavia, tali giustificazioni risultano prive di adeguato fondamento normativo e non rientrano tra le fattispecie previste dall’articolo 132 del D.Lgs. 163/2006, oggi sostituito dagli articoli 120 e seguenti del D.Lgs. 36/2023.
Impatti sulla progettazione e sull’equilibrio contrattuale
La Delibera sottolinea che la frammentazione delle varianti in parti non autonome e funzionali ha comportato una progettazione in itinere, con modifiche sostanziali agli elementi essenziali del contratto. Questa prassi ha comportato un’alterazione significativa dell’equilibrio economico originario, compromettendo la sostenibilità complessiva dell’appalto. Inoltre, l’ANAC ha evidenziato che l’affidamento diretto di lavori di completamento o di opere complementari, senza la sussistenza dei requisiti di imprevedibilità, costituisce una violazione della normativa vigente sui contratti pubblici.
L’Autorità ha richiamato l’attenzione anche sull’andamento anomalo dei lavori, determinato da una gestione inefficace e da una pianificazione inadeguata, che ha inciso negativamente sia sui tempi di realizzazione sia sull’economicità complessiva dell’intervento.
Raccomandazioni dell’ANAC
Alla luce delle criticità riscontrate, l’ANAC ha invitato la Stazione Appaltante a:
- procedere con urgenza alla definizione delle problematiche progettuali ancora pendenti;
- assicurare una pianificazione corretta e completa delle opere residue;
- garantire una tempestiva esecuzione dei lavori, rispettando i vincoli di costo e tempo.
La Stazione Appaltante è stata inoltre chiamata a comunicare, entro sessanta giorni, le valutazioni effettuate e le determinazioni adottate per il regolare completamento dell’intervento.

