Edilizia e urbanistica – Acquisizione al patrimonio del comune – Verbale di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione – Ammissibilità del ricorso – Condizioni
È ammissibile il ricorso proposto avverso il verbale di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione, laddove quest’ultimo rechi anche la contestuale disposizione circa la trascrizione presso l’Agenzia del territorio e gli altri adempimenti atti a dare attuazione all’art. 31, comma 5, d.P.R. 2001, n. 380 ai fini dell’acquisizione al patrimonio comunale; di conseguenza la sentenza di primo grado che ha dichiarato inammissibile il relativo ricorso deve essere annullata con rinvio ai sensi dell’art. 105 c.p.a. (1).
con riferimento all’art. 105 c.p.a. v. Cons. Stato, Ad. plen. 15 luglio 2025, n. 10 (oggetto della News UM, n. 69 del 4 agosto 2025); 20 novembre 2024, n. 16 (oggetto della News UM, n. 118 del 17 dicembre 2024).
(1) Conformi: C.g.a., sez. riun., parere 16 febbraio 2023, n. 81; parere 10 gennaio 2023, n. 16, ove si precisa che occorre «distinguere tra il ricorso proposto contro il mero verbale di accertamento redatto dalla Polizia municipale, inammissibile in quanto incentrato su atto avente valore endoprocedimentale ed efficacia meramente dichiarativa delle operazioni effettuate durante l’accesso ai luoghi, dal ricorso, questo sì ammissibile, avverso il formale atto di accertamento adottato dalla competente autorità amministrativa, ai sensi dell’art. 31, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che, facendo propri gli esiti del mero verbale, sancisce l’effetto acquisitivo e costituisce, previa notifica all’interessato, titolo per l’immissione in possesso del bene e per la trascrizione nei registri immobiliari». Sulla non impugnabilità del “mero” verbale di accertamento di inottemperanza all’ordine di demolizione, solitamente redatto dalla Polizia Municipale, C.g.a., sez. riun., parere 21 novembre 2024, n. 307.

