tratto da fiscooggi.it

Falsi rimborsi fiscali: il phishing torna in azione

In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni è sempre consigliabile consultare la pagina  dedicata a questo fenomeno, disponibile sul sito dell’Agenzia

Con l’avviso del 10 ottobre, l’Agenzia mette in guardia i contribuenti su una nuova campagna di false comunicazioni via mail che cerca di attirare l’attenzione dei destinatari facendo leva su un fantomatico rimborso fiscale. 

​Nella mail in questione, la vittima viene falsamente informata, a nome dell’Agenzia delle entrate, di avere diritto a un rimborso fiscale, riconosciuto a seguito di fantomatiche verifiche dell’ente. Il rimborso verrebbe accreditato previa compilazione di un modulo accessibile tramite il link allegato nel corpo del testo. Tuttavia, il contenuto di tale link è totalmente estraneo all’Agenzia delle entrate, che disconosce provenienza e autenticità.

Si rilevano molteplici elementi che contribuiscono all’efficacia del phishing: grammatica corretta, cura del vocabolario; formattazione adeguata; codice verosimile nell’oggetto.

L’Amministrazione raccomanda di prestare la massima attenzione a questa tipologia di comunicazioni, di verificare adeguatamente l’indirizzo del mittente, di non scaricare, aprire né compilare eventuali allegati e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.

L’Agenzia delle entrate disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina “Focus sul phishing”, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.

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