È stato ufficialmente istituito, su impulso dell’articolo 62 comma 4 del D.Lgs. 36/2023 e dell’articolo 13-bis dell’allegato II.4 dello stesso decreto, il Tavolo dedicato ai soggetti aggregatori e alle centrali di committenza qualificate. Questo organismo opera sotto il coordinamento ANAC che ne ospita i lavori come stabilito dalla delibera n. 176/2025.
Il Tavolo è presieduto dal Presidente dell’ANAC e si compone di altri 6 membri:
- 1 rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- 1 rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze;
- 2 rappresentanti della Conferenza delle Regioni;
- 1 rappresentante di ANCI;
- 1 rappresentante dell’UPI.
Ogni Ente nomina il proprio rappresentante (e relativo supplente).
Quali sono le attività del Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza?
Secondo la Delibera ANAC il Tavolo opera come organismo di coordinamento e indirizzo strategico al fine di favorire una gestione più efficiente e specializzata delle attività di committenza pubblica. Il Tavolo è un vero e proprio punto di riferimento strategico per lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche nell’ambito della committenza pubblica e contribuisce a rafforzare trasparenza, efficienza e innovazione nel sistema degli appalti e degli acquisti pubblici.
Nello specifico le attività del Tavolo sono:
- monitorare l’attività di committenza svolta dalle stazioni appaltanti qualificate e dalle centrali di committenza qualificate in attuazione delle richieste trasmesse ai sensi dell’articolo 62, comma 9, e il processo di individuazione di una stazione appaltante o centrale di committenza di cui all’articolo 62, comma 10, favorendo la conoscibilità delle stesse da parte delle stazioni appaltanti non qualificate, anche attraverso idonei strumenti conoscitivi e sistemi informativi;
- individuare eventuali sfere di attività o di ambiti settoriali ove si registra uno scostamento tra la domanda e l’offerta di attività di committenza;
- promuovere la specializzazione dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per sfere di attività e ambiti settoriali, ivi incluso il ricorso al Partenariato pubblico privato e alla finanza di progetto, tenuto conto anche della relativa distribuzione sul territorio nazionale;
- individuare le centrali di committenza qualificate dotate di specifica competenza ed esperienza nelle attività ad elevata complessità o specializzazione, con riferimento anche al
ricorso a strumenti e tecnologie digitali; - individuare gli incentivi disponibili a legislazione vigente per le attività di cui alle lettere precedenti;
- assicurare il monitoraggio e il supporto ai processi di digitalizzazione, al fine di fornire alle amministrazioni territoriali una sede permanente di confronto e di cooperazione interistituzionale;
- fornire, anche attraverso studi approfonditi, ricerche mirate, analisi dei dati, strumenti conoscitivi e sistemi informativi, indicazioni utili e supporto tecnico amministrativo per favorire
lo sviluppo delle migliori pratiche in relazione alle funzioni allo stesso attribuite.
Come funziona il Tavolo?
La convocazione del Tavolo può essere disposta dal Presidente ogni volta che lo ritenga opportuno per lo svolgimento delle attività di competenza, oppure può avvenire su richiesta di uno dei componenti, trasmessa per via telematica e corredata da una proposta di ordine del giorno.
Le riunioni del Tavolo sono considerate valide se partecipa la maggioranza dei membri. Le deliberazioni vengono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
Per offrire indicazioni operative e supporto tecnico-amministrativo alle stazioni appaltanti, il Tavolo può istituire gruppi di lavoro su tematiche specifiche. Questi gruppi avranno il compito di elaborare studi, condurre ricerche mirate, analizzare dati, predisporre strumenti conoscitivi e sistemi informativi. Le attività dei gruppi sono definite dal Tavolo stesso, che può coinvolgere anche esperti esterni sia nei gruppi che nelle riunioni, a seconda dei punti all’ordine del giorno.
L’istituzione dei gruppi e l’eventuale partecipazione di soggetti esterni possono essere proposte da uno o più componenti del Tavolo, ma richiedono la condivisione e l’approvazione del Presidente. Ove si ritenga utile o necessario per ottimizzare il funzionamento del Tavolo e approfondire specifici argomenti, possono essere invitati a partecipare altri soggetti, inclusi rappresentanti dei soggetti aggregatori. Tali convocazioni sono disposte dal Presidente, anche su proposta di un altro membro del Tavolo, che può essere trasmessa telematicamente.
Come si svolgono le riunioni?
Le riunioni del Tavolo tecnico potranno svolgersi anche tramite strumenti di comunicazione a distanza, come conferenze audio o audio-video. I componenti del Tavolo e dei gruppi di lavoro partecipano alle attività senza percepire compensi, gettoni di presenza o rimborsi di alcun tipo. Tutte le funzioni e i compiti affidati ai partecipanti, o a chiunque sia coinvolto a vario titolo, vengono svolti a titolo completamente gratuito.
Per garantire il necessario supporto operativo al Tavolo, sarà attivata una segreteria tecnica, composta da una o due figure professionali selezionate all’interno dell’ANAC. Anche in questo caso, non sono previsti costi aggiuntivi per l’amministrazione di appartenenza, né alcun compenso o rimborso a carico del Tavolo. La segreteria assicura il supporto al Tavolo e redige i verbali dell’attività svolta nel corso di ciascuna seduta.
Come funzionano i rapporti con soggetti terzi?
Il Tavolo, nell’ambito delle proprie funzioni, interagisce con soggetti istituzionali competenti in materia di approvvigionamenti pubblici, condividendo analisi, studi e contributi su tematiche rilevanti. Inoltre, promuove il dialogo e le collaborazioni utili a migliorare l’efficienza e la specializzazione nella gestione delle attività di committenza pubblica. Tutte le iniziative di collaborazione dovranno essere realizzate senza comportare costi aggiuntivi per il Tavolo.
Prevenzione della corruzione
In conformità alla legge 6 novembre 2012, n. 190, relativa alla prevenzione e al contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, il Tavolo, per quanto di sua competenza ai sensi del D.lgs. 36/2023, contribuisce all’elaborazione e alla diffusione di pratiche condivise volte a prevenire fenomeni corruttivi nel settore degli appalti pubblici.