Richiamo alle stazioni appaltanti per il rispetto del principio della massima tempestività e la piena attuazione delle disposizioni in materia di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.
Con un comunicato dell’11 marzo 2025 l’ANAC ha ricordato che la tempestività nell’affidamento degli appalti pubblici è un requisito imprescindibile per assicurare il corretto funzionamento del sistema e il rispetto degli impegni assunti con l’Unione Europea nell’ambito del PNRR.
L’Autorità ha ribadito che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti devono pubblicare tempestivamente i documenti di gara e concludere le procedure di selezione entro i termini previsti. Il comunicato precisa che il superamento dei termini non è ammesso e che eventuali ritardi rappresentano un criterio di valutazione per l’accertamento di responsabilità amministrative e contabili del personale coinvolto. Il mancato rispetto delle tempistiche, infatti, può configurare una violazione del dovere di buona fede e influisce negativamente sulle performance delle stazioni appaltanti.
Quindi, le stazioni appaltanti devono garantire il rispetto del principio del risultato che impone di assicurare la tempestiva aggiudicazione ed esecuzione dei contratti pubblici. Il rispetto del principio del risultato assume un ruolo centrale nell’esercizio del potere discrezionale delle amministrazioni, nella gestione delle procedure di gara e nella valutazione delle responsabilità del personale tecnico e amministrativo.
L’importanza degli strumenti digitali
L’adozione di strumenti digitali rappresenta oggi una leva strategica per ottimizzare l’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. L’ANAC ha ribadito l’importanza della digitalizzazione e dell’utilizzo delle Piattaforme di approvvigionamento digitale come elementi chiave per semplificare e velocizzare le procedure di affidamento.
L’impiego di soluzioni tecnologiche avanzate consente di ridurre sensibilmente i tempi di gestione delle gare, migliorando l’efficienza operativa delle amministrazioni e garantendo al contempo una maggiore trasparenza. A partire dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti ad adottare metodi e strumenti digitali per la gestione informativa delle costruzioni. Questo obbligo riguarderà sia le opere di nuova realizzazione sia gli interventi su edifici esistenti, per progetti con un valore stimato superiore ai 2 milioni di euro.
L’integrazione del Building Information Modeling (BIM) nei processi di progettazione e gestione degli appalti diventa quindi un passaggio fondamentale per adeguarsi alle nuove disposizioni normative.
A questo scopo, sono disponibili strumenti per la gestione informativa digitale delle costruzioni che possono rappresentare un valido supporto per la gestione completa delle gare pubbliche in ambiente digitale. Questo software offre un Ambiente di Condivisione Dati (ACDat), conforme alle disposizioni del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, facilitando la pubblicazione e la condivisione di dati e documenti di gara in modo strutturato e sicuro