tratto da lentepubblica.it

Entro fine mese Comuni, Province e Città Metropolitane devono approvare il Piano dei Flussi di Cassa 2025, che poi dovrà essere monitorato e revisionato durante l’anno.


Con il coinvolgimento dei vari servizi dell’Ente, pertanto, il Piano sarà predisposto da parte del responsabile finanziario, per essere poi adottato con delibera di Giunta, cui seguiranno, dopo la prima decade di ogni trimestre, le revisioni di monitoraggio a cura del responsabile finanziario, che è tenuto a farne comunicazione alla Giunta.

Obiettivi del Piano dei Flussi di Cassa 2025

Questi qui di seguito sono gli obiettivi principali del Piano:

  • maggiore precisione nella gestione contabile dei pagamenti: il Piano mira a migliorare l’accuratezza con cui gli enti locali prevedono e impegnano gli atti di spesa.
  • verifiche alle modalità di contabilizzazione degli  esborsi: l’obiettivo è di rafforzare la capacità di attenersi all’articolo 183, comma 8 del Tuel, in modo da evitare l’assunzione di  impegni di spesa non coperti da disponibilità liquide effettive, per il momento in cui essi diventeranno effettivamente esigibili.

Eliminare i ritardi nei pagamenti commerciali

Ma, soprattutto, si ha intenzione di assicurare, con questo obbligo, che i pagamenti commerciali a fornitori siano programmati in modo da rispettare i termini di scadenza stabiliti da direttiva europea, ai sensi dell’art. 4 d. lgs. 231 del 2002.

Quanto alle difficoltà di cassa, Efficientometro ha reso noto che gli Enti con zero in cassa a capodanno 2025 sono stati 270 (3,4%), a cui se ne aggiungono 910 (11,6%), aventi una giacenza con potenziale rischio di incapienza, stimata sotto il livello del 23% del volume di entrate annue correnti.

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