tratto da leautonomie.it
La Pubblica amministrazione siciliana si avvia verso la digitalizzazione, ma la resistenza del “cartaceo” è ancora forte: ecco i dati che emergono da un recente report dell’ISTAT.
Un quadro a due facce emerge dal dossier dell’Istituto Nazionale di statistica sulla digitalizzazione della PA locale, con dati che offrono spunti di riflessione e aprono a sfide importanti.
Scopriamo dunque quali sono i punti in cui la Sicilia è al passo ma, soprattutto, quali sono le carenze in materia “informatica” da parte della Pa isolana, cercando di comprendere come intervenire e in quale modo arginare questo divario che rischia di crearsi con il resto d’Italia.
Indice dei contenuti
La Pa in Sicilia è poco digitale e si affida ancora troppo al “cartaceo”
L’analisi del report Istat 2023 sulla digitalizzazione della Pa siciliana evidenzia una dicotomia significativa. Da un lato, la diffusione del Wi-Fi gratuito (quasi il 60% dei Comuni) e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (7,2% dei Comuni) posizionano la regione in maniera positiva rispetto ad altre realtà del Mezzogiorno.
Cosa significa questa dicotomia?
Da un lato, la Sicilia dimostra una certa propensione all’innovazione. La diffusione del Wi-Fi gratuito rappresenta un passo avanti importante per facilitare l’accesso ai servizi online da parte dei cittadini. L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, seppur ancora in fase iniziale, indica la volontà di alcune amministrazioni di sperimentare nuove tecnologie per migliorare l’efficienza dei servizi.
Dall’altro lato, la regione è ancora indietro rispetto al resto d’Italia in termini di dematerializzazione dei processi e di digitalizzazione dei servizi. L’eccessiva reliance sulla carta rappresenta un ostacolo all’efficienza e alla trasparenza della PA. L’incompletezza dei servizi online limita l’accesso dei cittadini ai servizi pubblici e rischia di creare una disparità tra chi ha competenze digitali e chi non le ha.
Quali sono le cause di questa dicotomia?
Diverse cause concorrono a questa situazione:
- Mancanza di risorse finanziarie: la PA siciliana soffre di una carenza di risorse finanziarie che limita la capacità di investire in tecnologie digitali.
- Carenza di competenze digitali: il personale della PA spesso non ha le competenze necessarie per utilizzare le tecnologie digitali in modo efficace.
- Difficoltà di coordinamento tra le diverse amministrazioni: la frammentazione della PA siciliana rende difficile il coordinamento e l’implementazione di politiche di digitalizzazione omogenee.
- Scarsa cultura del digitale: la cultura del digitale non è ancora diffusa all’interno della PA siciliana.
I problemi causati dal digital divide
Il digital divide rappresenta una criticità significativa nel processo di digitalizzazione della PA siciliana. L’esclusione di fasce deboli della popolazione, come gli anziani, dai servizi digitali rischia di creare una disparità nell’accesso ai diritti e alle opportunità.