“Con la sentenza n. 456/2018la Suprema Corte di cassazione, Sezione tributaria civile, conferma la validità ed efficacia del modello dell’in house per la gestione delle attività di accertamento e liquidazione di tributi locali, anche qualora esse siano esercitate nei confronti di più Comuni di cui uno che detiene una partecipazione pressoché totalitaria (96%). Questa conferma riguarda entrambi gli aspetti rilevanti della disciplina recata dall’articolo 52 del Dlgs 446/1997, rappresentati dal controllo analogo (rilevante ai fini della legittimità dell’affidamento diretto) e dal collegamento dell’attività con il territorio, requisito – quest’ultimo – che proprio secondo la pronuncia non deve riguardare esclusivamente il Comune che detiene il controllo ma altresì le altre amministrazioni che pure partecipano alla società affidataria.”