segnaliamo un articolo di di Claudio Tucci e Roberto Turno pubblicato oggi su quotidianoentilocali.ilsole24ore.com
“Il “pugno di ferro” contro i furbetti del cartellino non risparmierà i dirigenti: il capo struttura, o l’Ufficio procedimenti disciplinari (Upd), che vengono a conoscenza della falsa attestazione della presenza in servizio del dipendente “infedele” e non si attivano per sospenderlo, entro le 48 ore, e avviare la procedura disciplinare, rischieranno, loro stessi, il licenziamento.”
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