tratto da biblus.acca.it
Il Correttivo Appalti 2025 ha introdotto importanti aggiornamenti normativi e procedurali in materia di verifica preventiva dell’interesse archeologico (VPIA) e di progettazione degli scavi archeologici.
Con la Circolare n. 10 del 20 febbraio 2025 il Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale offre una ricognizione puntuale e dettagliata delle modifiche apportate e delle novità introdotte dal D.Lgs 209/2024 al Codice Appalti.
Si tratta in particolare delle modifiche:
- all’All. I.8 al D.Lgs. 36/2023 3 (“Verifica preventiva dell’interesse archeologico”) analizzate nella circolare con il supporto di una tavola sinottica di confronto;
- all’art. 41 del D.Lgs.. 36/2023 (“Livelli e contenuti della progettazione”) che ha ulteriormente specificato l’ambito di applicazione della VPIA circoscrivendolo ai “contratti pubblici di lavori”;
- all’All. I.7 al D.Lgs.. 36/2023 per effetto delle quali si specifica che:
- la “carta del potenziale archeologico” e la “carta del rischio archeologico” non sono componenti obbligatorie del documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP), ma costituiscono un’articolazione della relativa relazione tecnico-illustrativa unicamente «ove esistenti»;
- la VPIA – componente obbligatoria del – raccoglie e illustra gli esiti della “prima fase” VPIA ed è quindi necessaria alle valutazioni di attivazione della “seconda fase”, da esprimere e acquisire nell’ambito della conferenza di servizi di cui all’art. 38 del medesimo D.Lgs.. 36/2023.