tratto da ilquotidianodellapa.it

Piano Triennale Anticorruzione: il Rapporto sullo stato di attuazione

 

Cantone: “è ancora lunga la strada da compiere”. Gli esiti del controllo su un campione di 1.911 amministrazione. Nel 3,7% non sono stati reperiti i Piani.

Il 29 Dicembre l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato il rapporto sullo stato di attuazione e la qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche – 2015 -2017.

Il documento offre una panoramica sullo stato di attuazione della Legge n. 190/2012 con particolare riferimento al livello di adempimento e alla qualità dei Piani Triennali di prevenzione della corruzione (PTPC). Alla data del 28.2.2015 su un campione di 1911 amministrazioni è risultato che il 96,3% ha adottato e pubblicato sul proprio sito istituzionale una delle edizione del PTPC.

Il Presidente dell’Autorità, Raffaele Cantone, ha sottolinaeato come i piani triennali “possono rappresentare un primo strumento di autovalutazione a disposizione delle pubbliche amministrazioni”. 

Programmare le misure amministrative di contrasto alla corruzione va di pari passo col miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’attività dei soggetti coinvolti.

Per il Presidente dell’Autorità Nazionale “I risultati dell’analisi dimostrano che è ancora lunga la strada da compiere per ritenere assimilata la cultura della legalità e della prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione, tuttavia sievidenzia l’importanza del cammino intrapreso.”

Proprio partendo dall’analisi dei passi compiuti in questa direzione – si legge nel rapporto pubblicato sul sito dell’Anac – si è deciso di sviluppare il recente Aggiornamento del Piano nazionale anticorruzione, che dall’analisi ha tratto spunti di riflessione imprescindibili per la definizione dei propri contenuti.  Le esperienze, purtroppo ancora poche, nelle quali è stato possibile isolare buone pratiche e misure efficaci, dimostrano che l’anticorruzione è prima di tutto una scelta amministrativa, che inizia con la programmazione dei Piani e che, dove correttamente attuata, si traduce in modelli di gestione e di amministrazione credibili ed efficienti.

I risultati dell’analisi condotta, sono certamente il punto di partenza per orientare la strategia nazionale di prevenzione della corruzione e possono rappresentare un primo strumento di autovalutazione a disposizione delle pubbliche amministrazioni finalizzato all’adozione di scelte consapevoli

Per maggiori informazioni:

Rapporto

Fonte: ANAC

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