Eventi pubblici, sicurezza sotto esame per i sindaci
di Maurizio Caprino
Qualsiasi tipo di manifestazione pubblica dovrà essere attentamente valutata anche dai sindaci per decidere quali misure di sicurezza è opportuno adottare. La valutazione va poi effettuata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tutto questo a prescindere dalla tipologia di manifestazione (festa, protesta eccetera) e dall’affollamento previsto. Quindi non importa se l’evento sia o no tra quelli che richiedono l’intervento delle commissioni comunali e provinciali di vigilanza sui pubblici spettacoli. Lo afferma il ministero dell’Interno nella circolare n. 11464, emanata il 19 giugno scorso dal dipartimento Vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile. Una nota che completa il quadro delle disposizioni adottate dopo la calca causata nel centro di Torino da un falso allarme terrorismo durante la proiezione su maxischermo di una finale di calcio cui prendeva parte la Juventus.
Il ruolo dei Comuni
La prima circolare era stata emanata il 7 giugno ed era diretta prevalentemente alle forze dell’ordine (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 28 giugno 2017). Quella del 19 giugno chiarisce soprattutto il ruolo dei Comuni, cui in prima battuta spetta attivare tutte le verifiche preliminari per evitare il sovraffollamento ed effettuare una valutazione complessiva dei rischi. Operazioni da compiere assieme agli organizzatori dell’evento e alle forze dell’ordine. Il risultato delle misure disposte dalle due circolari, nelle intenzioni del ministero, dovrà essere un potenziamento sia dei dispositivi fisici a tutela delle persone (safety), sia dei servizi di ordine e sicurezza pubblica (security).
La circolare del 19 giugno riguarda soprattutto le misure fisiche di sicurezza nelle piazze e comunque durante le manifestazioni, per raccordare i sindaci e la polizia locale con le altre forze dell’ordine nella valutazione. Questa potrà portare a coinvolgere anche il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Affermando che tutto ciò va fatto per qualsiasi manifestazione, il ministero richiede un’attenzione potenzialmente infinita, difficile da realizzare. Per questo la nota tempera il concetto parlando di approccio flessibile. In sostanza, si spezza l’automatismo secondo cui viene data attenzione solo alle manifestazioni in cui sono previste tante presenze: la criticità di un evento «discende da un insieme di fattori oggettivi di contesto, su cui incidono, al di là del mero dato numerico dei partecipanti, anche concomitanti fattori contestuali, come, per esempio, la particolare conformazione o dimensione del luogo di svolgimento della manifestazione».
Tra i fattori da considerare c’è anche il fatto che la manifestazione si tenga in modo statico in un determinato luogo o in movimento lungo un itinerario (che andrà analizzato nella sua interezza).
Le misure per evitare il sovraffollamento
Altro punto importante sono le misure per evitare il sovraffollamento, che dovranno essere precisate da parte dell’organizzatore. La circolare stabilisce che, quando non sono disponibili apparecchi contapersone (che segnalano in modo immediato quando si sta raggiungendo un numero critico), vanno allestiti varchi d’accesso presidiati e si potrà prevedere l’utilizzo di steward come per le partite di calcio. Il tutto a prescindere dal fatto che l’accesso alla manifestazione sia gratuito o a pagamento.
Nei fatti di Torino un effetto determinante lo ha avuto il panico. La circolare ovviamente afferma che si tratta di una condizione di rischio non preventivabile né fronteggiabile e indica come unica contromisura possibile un potenziamento della vigilanza antincendio, se del caso raccomandando all’organizzatore di chiedere anche la presenza dei Vigili del fuoco.
Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica potrà sempre imporre ulteriori precauzioni, col supporto dei Vigili del fuoco per i dettagli.
Ora bisognerà vedere se le risorse a disposizione dei vari soggetti coinvolti consentiranno di attuare tutto questo.
Nessun tag inserito.