un articolo di Matteo Barbero tratto da Italia Oggi del 28.03.2020
P.a., ferie da smaltire anche in smart working 
di MATTEO BARBERO – Italia Oggi – 28 Marzo 2020
Corte dei conti contro sindacati sul lavoro agile. In una nota della Direzione generale Gestione risorse umane, la magistratura contabile, pur confermando il favor per lo smart working, evidenzia che anche tale modalità di svolgimento della prestazione lavorativa deve essere conciliata con le regole ordinarie che fissano tempistiche precise per lo smaltimento delle ferie e dei permessi arretrati.
La missiva è stata inviata in risposta alle organizzazioni sindacali secondo cui, dal momento che in base ai vari dpcm e da ultimo al dl 18/2020, il lavoro agile è divenuto, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica, modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella p.a., gli enti, prima di collocare d’ ufficio a riposo i propri dipendenti, dovrebbero metterli in condizione di lavorare da casa.
Questa lettura trascura, come evidenziato nella risposta della Corte, che lo smart working è comunque un tipo di prestazione che, quindi, non esime dal rispetto delle norme che impongono di fruire di ferie e permessi entro l’ anno di maturazione o entro i primi mesi dell’ anno successivo. Senza contare che, cessata l’ emergenza (ossia quando si tratterà di ripartire), sarebbe molto complesso, dal punto d vista organizzativo, gestire il cumulo di ferie vecchie e nuove, che porterebbero di fatto ad una nuova paralisi.

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