segnaliamo un articolo pubblicato oggi su quotidianoentilocali.ilsole24ore.com

Performance, a otto anni dalla riforma Brunetta la valutazione stenta ancora a decollare

di Antonella Bianconi

“Nella situazione attuale la maggior parte delle pubbliche amministrazioni predispone i piani delle performance e più o meno cerca di dare una forma dignitosa alle modalità di valutazione delle prestazioni organizzative e individuali. Con certezza si può dire che nulla è cambiato rispetto alla percezione di dovere adempiere ad una formalità tendenzialmente inutile. Non è cambiato l’atteggiamento della politica nei confronti della valutazione e della programmazione, viste come un impaccio piuttosto che come validi strumenti di governo. La “triste storia della performance” quindi si sta consumando tra indifferenza e forma, in cui l’inutile onere burocratico supera di gran lunga gli effetti benefici dell’introduzione di un metodo di lavoro pensato per aumentare produttività ed efficienza. …

Allo stato sarebbe opportuno, invece di creare ulteriori sovrastrutture, di fatto non gestite e non gestibili dal dipartimento della Funzione pubblica, smantellare, con un vero atto di coraggio, il sistema così come congegnato e lasciare che ogni amministrazione si doti di un proprio sistema per programmare e misurare i propri risultati, rendendo politici e manager protagonisti e davvero responsabili sia della forma che della sostanza delle proprie istituzioni.”

 

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