Le scelte di organizzazione complessiva dell’ente spettano all’amministrazione
di Stefano Manzelli – Funzionario di polizia locale, consulente enti locali
QUI T.A.R. Basilicata, Potenza, Sez. I, 4 febbraio 2019, n. 148
Oltre al classico trasferimento in biblioteca ora c’è pure il trasferimento al servizio recupero cani randagi e alla gestione del trasporto pubblico tra i potenziali pensieri degli operatori di polizia locale. A livello di macro organizzazione dell’ente infatti nulla osta alle determinazioni municipali finalizzate al trasferimento effettivo di queste funzioni in capo al servizio di polizia municipale. Lo ha evidenziato il Tar Basilicata, sez. I, con la sentenza n. 148 del 4 febbraio 2019. Il responsabile della polizia municipale di un piccolo comune ha proposto censure contro le scelte dell’amministrazione comunale aventi per oggetto alcune modifiche all’assetto organizzativo dell’ente. Ovvero contro l’assegnazione al servizio di polizia locale della gestione del contratto di trasporto pubblico e del ricovero dei cani randagi. Ma senza successo. A parere del collegio nessuna disposizione normativa impedirebbe alla giunta comunale di assegnare al servizio di polizia locale il canile comunale e il servizio di trasporto pubblico. Anzi a parere del Tar la vigilanza su queste attività, unitamente alla loro gestione, contribuisce a migliorare il servizio complessivamente erogato. I due ulteriori compiti assegnati alla polizia municipale a parere del collegio non impediscono lo svolgimento delle attività istituzionali della vigilanza urbana. E questa attività resta compatibili anche se in precedenza i due funzionari apicali hanno sequestrato penalmente il canile e svolto indagini di polizia giudiziaria in materia di contratto pubblico locale. In buona sostanza spetterà alla polizia locale curare sia il canile comunale che il trasporto pubblico locale.
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