27/01/2017 – breve storia del segretario comunale e della tentata trasformazione in dirigente apicale

breve storia del segretario comunale e della tentata trasformazione in dirigente apicale

 

Correva l’anno 1997 e nel pieno del furore riformatore di un tal Bassanini si creava la dirigenza bicefava degli enti locali, il direttore generale-l city manager e il segretario comunale, entrambi soggetti a scelta fiduciaria, giusto per non farsi mancare niente.

Un decennio più tardi, complice le ristrettezze economiche post crisi finanziaria il Dg viene ridimensionato e confinato nei grandi enti.

Nel frattempo la Corte Costituzionale affermava i suoi principi in merito al cosiddetto spoil system e definiva legittimamente soggette a spoil system le sole figure “apicali” di strutture burocratiche, ed ecco che, voilà, per magia, inizia la narrazione dell’esigenza di trasformare lo storico segretario comunale in “dirigente apicale”, un nome un destino, ossia, “tu sarai comunque soggetto a spoil system”.

Ricordo che già nel lontano 2012 il nostro maggior sindacato faceva convegni per rivelare la buona novella….l’avvento del…..”dirigente apicale”.

Che cosa si vuole sostenere? Che non solo in circa 20 anni di spoil system nessuno ha mai tentato di sottoporre la questione di legittimità costituzionale del nostro spoil system, mentre nelle dirigenze statali tali leggi cadevano ad una ad una,  ma quando la giurisprudenza si esprimeva relegando tale possibilità alle figure apicali ci si è affrattati a spingere e premere per portare nel nostro nome la chiara espressione che ci definiva, senza ombra di dubbio, coloro i quali per antonomasia erano e dovevano restare soggetti a spoil system

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