Nel caso sottoposto ai tecnici del Viminale un consigliere aveva deciso di uscire dal proprio gruppo originario per approdare al gruppo misto di maggioranza (il regolamento del consiglio comunale, infatti, distingueva tra gruppo misto di maggioranza e gruppo misto di minoranza). Il regolamento sottoponeva tale adesione ad una dichiarazione di conferma da parte del sindaco e dei capigruppo degli altri gruppi di maggioranza. Il regolamento prevedeva poi che “nel caso in cui tale adesione non sia formalizzata entro 10 giorni i suddetti consiglieri sono assegnati d’ufficio al Gruppo Misto di minoranza”.
È possibile che l’adesione alla maggioranza sia subordinata all’accettazione della maggioranza stessa?
Secondo il Ministero dell’Interno la risposta alla domanda deve essere negativa, in quanto si rilevano criticità in relazione ad una simile norma “che, incidendo sul diritto del consigliere di esercitare il proprio incarico “senza vincolo di mandato”, si configura come lesiva di tali prerogative costituzionali”.
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