tratto da lapostadelsindaco.it
Concorsi digitali per la pubblica amministrazione
La Rivista del Sindaco  25/05/2020
Con il Decreto Rilancio è chiara l’intenzione di continuare a seguire l’idea di un concorso unico dove possibile per la pubblica amministrazione, pur lasciando ancora spazio di manovra e autonomia ai singoli enti sul come svolgere i propri concorsi. Tra le nuove vie percorribili si tenteranno (in prova generale) i concorsi in video conferenza e tramite piattaforme digitali. Tra le buone prassi seguite già da tempo di cui la riforma tiene ben conto, troviamo in particolar modo quella delle piattaforme tramite cui si vengono presentate le domande e i documenti necessari per partecipare ai concorsi.
Viene quindi stabilito che la domanda vada presentate soltanto in via telematica, per mezzo delle piattaforme digitali apposite, già operative o organizzate da società specializzate in selezione del personale (pubbliche, private, o di professionisti), anche riutilizzando soluzioni o applicativi esistenti. Per mezzo delle piattaforme si avrà quindi il vantaggio palese di far evitare alla domanda il processo di protocollazione e di “autenticare” nel sistema i concorrenti. A questi sarà permesso creare un profilo utente, tramite il quale avranno la possibilità di caricare domande e documenti, avendo quindi certezza di ricezione e validità delle stesse; il sistema controllerà la completezza  e correttezza dei vari caricamenti. La piattaforma inoltre garantirà la digitalizzazione e la dematerializzazione.
I candidati dovranno registrarsi alla piattaforma di gestione del concorso tramite lo Spid (Sistema pubblico di identità digitali) e munirsi di una casella Pec. Abolite quindi le stampe e non sarà nemmeno necessario per i candidati identificarsi tramite documenti di riconoscimento; basterà inserire i dati in modo corretto entro il termine stabilito (15 giorni dalla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale).
L’utilizzo della Pec permette di automatizzare le procedure di protocollazione di comunicazioni (importanti anche nel corso della procedura) e documenti, riducendo quindi parte degli oneri, quindi è da preferirsi all’uso della mail ordinaria, comunque ancora permesso dal Codice dell’amministrazione digitale. La volontà di portare chi si relazione alle PA ad utilizzare la Pec risulterà fondamentale per snellire molte procedure e per evitare incertezze ed errori riguardo modalità, tempi di notifica e domicili di riferimento.
Nella piattaforma digitale si troveranno data e orario di svolgimento delle prove, e potranno essere raggiunte anche in accesso remoto tramite l’identificazione del candidato, con almeno dieci giorni d’anticipo sulla data stabilita per lo svolgimento delle prove. Le prove orali potrà essere svolta in videoconferenza, mentre le prove scritte necessiteranno di un luogo fisico, non potendo essere svolte tramite mezzi digitali. In caso si attivi la prova in videoconferenza, saranno necessarie soluzioni tecniche in grado di assicurare l’identificazione dei partecipanti, la pubblicità, la sicurezza delle comunicazioni e la tracciabilità di queste. Inoltre, anche la mobilità obbligatoria finisce sotto i riflettori del decreto, in quanto condizione obbligatoria per la validità dei concorsi; risultano infatti nulle le assunzioni se non effettuate rispettando le previsioni dell’articolo 34-bis, Dlgs 165/2001.
Articolo di Massimo Chiappa

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