tratto da lentepubblica.it

Permessi 104 Dipendenti Pubblici, le novità del Contratto Enti Locali

 
 
Pubblicato da lentepubblica.it il 24 aprile 2018
 
Il nuovo testo del contratto del comparto Funzioni locali, già condivisa da Aran e parti sindacali, si prepara all’esame della Corte dei conti. Ma quali sono le novità sui Permessi 104 dei Dipendenti Pubblici?

 

Per l’ARAN il nuovo testo deve prevedere una nuova regolamentazione sulla legge 104/92 e nello specifico, sui permessi 104 dei Dipendenti Pubblici.  La Legge 104/92 prevede che il diritto a fruire dei permessi 104 Inps, sia riconosciuto a:

  • Lavoratori dipendenti pubblici e privati, ai lavoratori delle imprese dello Stato, degli Enti Pubblici e degli Enti locali privatizzate;
  • Persone con disabilità grave che lavorano come dipendenti;
  • Genitori lavoratori dipendenti di figli con disabilità grave con agevolazioni e modalità di fruizione diverse per i bambini con età inferiore a 3 anni e superiore a 3 anni;
  • Genitori, coniuge, parenti o affini entro il 2° grado che lavorano come dipendenti pubblici e privati.

 

In merito alla frazionabilità dei permessi orari ci sono novità rilevanti: i permessi non sono fruibili per frazione inferiore a una sola ora. Questo può voler dire che la prima ora non è frazionabile ma le successive lo diventano. Il limite del frazionamento dovrà essere delineato e circoscritto dai soggetti preposti alla definizione dell’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici, come delineato dall’articolo 5, comma 2, del Dlgs 165/2001.

Per quanto riguarda il tema del preavviso e della sua comunicazione, infatti, sono stati affrontati solo da qualche circolare dell’Inps e della Funzione Pubblica, l’ultima in ordine cronologico, è stata infatti la circolare 13 del 6 Dicembre 2010.

I 3 giorni di permesso legge 104/92 per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap, dovrebbero prevedere l’obbligo di preavviso di 3 giorni per i dipendenti pubblici che intendono fruire del beneficio con conseguente consegna di un’apposita ed obbligatoria comunicazione all’Amministrazione Pubblica.

Infine, per quanto riguarda il part time verticale da applicare alle disposizioni dei permessi 104, fino a questo momento i lavoratori con rapporto di lavoro in regime di part time verticale, si vedevano riproporzionati i 3 giorni di permesso, per assistere al proprio familiare disabile.

Adesso la situazione cambia: se la prestazione di lavoro è articolata sulla base di un orario settimanale che comporti una prestazione per un numero di giornate superiore al 50% di quello ordinario, i tre giorni di permesso retribuito non saranno soggetti al criterio della proporzionalità.

In allegato il testo dell’ipotesi di contratto.

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