tratto da lentepubblica.it

Tutti gli Enti Pubblici si trovano a dover adempiere a nuovi obblighi di pubblicazione all’interno della Sezione Amministrazione Trasparente per il 2023: scopriamo tutte le novità e quali possono essere gli strumenti più utili per raggiungere la piena conformità.


La Pubblica Amministrazione è negli ultimi anni sempre più orientata a un processo di digitalizzazione e di pubblicità dei propri documenti e delle proprie informazioni: il fine di questa evoluzione in senso “informatizzato” è quello di poter meglio controllare l’azione e gli obiettivi amministrativi e l’utilizzo delle risorse pubbliche.

Questa trasformazione in senso “digitale” è inquadrata all’interno di un concetto chiave estremamente importante, vale a dire quello di Trasparenza”.

Attraverso la cosiddetta Trasparenza Amministrativa, infatti, si può creare un rapporto di fiducia reciproca tra i cittadini e le Pubbliche amministrazioni. Un cittadino maggiormente consapevole delle attività della propria Pubblica Amministrazione può infatti comprenderne a pieno l’operato e, in caso di irregolarità, intervenire prontamente per opporsi ad eventuali anomalie.

Si tratta di un contesto in continuo mutamento, alla quale tutta la PA deve dimostrarsi sempre pronta e recettiva, per non rimanere indietro e risultare non conforme.

Ad arricchire e a revisionare ulteriormente il panorama dedicato alla Trasparenza Amministrativa ci ha pensato di recente anche l’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione.

La delibera n. 7 del 17 gennaio 2023 infatti, dedicata all’aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione, non solo rafforza le norme antiriciclaggio che le pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare ai sensi del d.lgs. n. 231/2007, ma dispone anche il rinnovamento della prevenzione della corruzione e la trasparenza in materia di contratti pubblici.

In modo particolare le novità si sono rese necessarie alle luce della disciplina derogatoria in materia di contratti pubblici, cui si è fatto frequente ricorso per far fronte all’emergenza pandemica e per l’urgenza di realizzare interventi infrastrutturali di grande interesse per il Paese.

A introdurre le nuove disposizioni è l’Allegato 9 al PNA (Piano Nazionale Anticorruzione2022.

L’ Autorità, con questo documento, impone l’adeguamento immediato degli obblighi concernenti la sotto-sezione “Bandi di gara e contratti” delle sezioni Amministrazione Trasparente e Società Trasparente dei portali istituzionali degli Enti pubblici.

Tutte le nuove voci della sezione “Bandi di gara e contratti

A partire da quest’anno questa parte relativa alla Trasparenza dovrà dunque comprendere le seguenti voci:

  • Informazioni sulle singole procedure in formato tabellare
  • Atti relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture
  • Trasparenza nella partecipazione di portatori di interessi e dibattito pubblico
  • Avvisi di pre-informazione
  • Delibere a contrarre
  • Avvisi e bandi
  • Procedure negoziate afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR e dal PNC e dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea
  • Commissione giudicatrice
  • Avvisi relativi all’esito della procedura
  • Avviso sui risultati della procedura di affidamento diretto
  • Avviso di avvio della procedura e avviso sui risultati della aggiudicazione di procedure negoziate senza bando
  • Verbali delle commissioni di gara
  • Pari opportunità e inclusione lavorativa nei contratti pubblici, nel PNRR e nel PNC
  • Contratti
  • Collegi consultivi tecnici
  • Fase esecutiva
  • Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione
  • Concessioni e partenariato pubblico privato
  • Affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile
  • Affidamenti in house
  • Elenchi ufficiali di operatori economici riconosciuti e certificazioni
  • Progetti di investimento pubblico

Le nuove modalità di pubblicazione

L’ANAC ha infine rivisto anche le modalità di pubblicazione, che d’ora in poi dovranno seguire queste regole:

  • non dovranno più avvenire sui siti delle amministrazioni in ordine temporale di emanazione degli atti
  • le pubblicazioni dovranno invece essere ordinate per tipologia di appalto, in modo che l’utente e il cittadino possano conoscere l’evolversi di un contratto pubblico, con allegati tutti gli atti di riferimento.

Molti Enti Pubblici, ovviamente, si sono già adeguati alla normativa: tuttavia una fetta estremamente consistente ancora non lo ha fatto.

E il fatto è quantomeno significativo di un ritardo sistemico e globale sulla questione, dato che i nuovi obblighi di pubblicazione introdotti dall’Allegato 9 al PNA 2022 sono entrati in vigore già dallo scorso mese di gennaio: a quanto pare un paio di mesi non sono bastati finora a rendere conformi tutti i soggetti interessati.

Scontato dire che gli Enti devono adeguarsi il prima possibile a tutte le nuove regole per non incorrere in sanzioni molto pesanti.

Infatti il Decreto Legge n. 179/2012 stabilisce specifiche responsabilità e sanzioni in capo agli Enti e ai dipendenti pubblici in caso di mancato rispetto delle disposizioni.

Si ricorda che il mancato adempimento agli obblighi di trasparenza comporta il divieto di erogare somme a qualsiasi titolo in favore degli enti pubblici vigilati, degli enti di diritto privato in controllo pubblico, delle società partecipate.

Ovviamente anche in caso di conformità delle varie sezioni vanno rispettati gli obblighi di pubblicazione: la mancata pubblicazione dei dati dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione.

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