tratto da www.anci.lombardia.it

Il Decreto regola le forme e le caratteristiche dei PUC, messi a disposizione dai Comuni o da altri enti convenzionati con i Comuni

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di giovedì 18 gennaio il Decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali dello scorso 15 dicembre con il quale vengono approvate le disposizioni sui Progetti Utili alla Collettività (PUC) rivolti ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro.

Il Decreto regola le forme e le caratteristiche dei PUC, messi a disposizione dai Comuni o da altri enti convenzionati con i Comuni, a cui i beneficiari delle misure di sostegno possono accedere.

Il decreto disciplina inoltre le attività di volontariato presso enti di terzo settore, equiparate ai PUC, a cui i soli beneficiari dell’Assegno di Inclusione possono partecipare nell’ambito del patto di inclusione sociale predisposto dai servizi sociali del Comune.

In particolare si segnala che:

I PUC possono essere attivati anche da altre amministrazioni pubbliche convenzionate con i Comuni:

I PUC possono essere svolti presso il Comune di residenza o presso i comuni facenti capo al medesimo Ambito Territoriale, previo accordo tra le parti;

La mancata partecipazione ai PUC, nel caso in cui l’impegno sia previsto nel Patto di inclusione sociale o nel Patto di servizio, comporta la decadenza del beneficio;

I PUC comportano un impegno non inferiore alle otto ore settimanali, fino a un massimo di sedici ore settimanali;

Lo svolgimento delle attività previste dai PUC è a titolo gratuito e non comporta l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego;

Non possono essere oggetto dei PUC le attività connesse alla realizzazione di lavori o opere pubbliche già oggetti di appalto;

I Comuni dovranno trasmettere il catalogo dei PUC attivati nell’apposita sezione della Piattaforma GEPI.

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