“La scrivente organizzazione sindacale … apprende con estremo disappunto della norma inserita nel disegno di legge n.238/2017, che vorrebbe consentire nei comuni fino a 3.000 abitanti di far svolgere le funzioni di cui all’art.97 del TUEL ad un dipendente di categoria D in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso alla qualifica di segretario comunale a livello nazionale.
Una tale norma rappresenta un vilnus inaccettabile nell’ordinamento giuridico in quanto, invece di vaorizzare la figura dirigenziale degli enti locali di minori dimensioni … la sopprime rendendola facoltativa…
… sollecitiamo tempestivamnte una riscrittura della norma e chiediamo di essere convocati per illustrare al meglio le nostre serie preoccupazioni.”
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