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Secondo me stiamo commettendo ancora una volta un grave errore; quello di personalizzare una questione di interesse generale. Anci e’ una nostra nemica : ma e’ un soggetto “istituzionale” chiamato per legge ad intervenire nei processi decisionali afferenti le autonomie locali e a far funzionare molti organi che si occupano di autonomie. Chi lavora nelle autonomie non può “ignorare” l’esistenza di Anci. Attribuire ai colleghi che interverranno ai tavoli Anci responsabilità preventive di “connivenza” con le posizioni di Anci sulla riforma della dirigenza e’ sbagliato ed ingeneroso. Occorre, invece, guardare al merito dei problemi e sfidare tutti ad essere compatti in una condanna PUBBLICA del documento di Anci Lombardia che e’ semplicemente volgare oltre che stupido, perché mira a mandare a casa centinaia di segretari comunali che hanno vinto un difficile concorso e partecipato ad un complesso progetto formativo , per affidare ( in maniera sciocca, oltre che dannosa) i comuni più piccoli ( e, quindi, più “fragili” e con meno “anticorpi”) a funzionari che sono stati assunti con opache procedure con cordiali locali o che hanno raggiunto l’apicalita’ con progressioni verticali farlocche o, peggio, a dirigenti a chiamata pescati sul marciapiedi! Questo e’ quello che serve! Compattezza e unità, non inutili divisioni!

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