tratto da Italia Oggi Sette - 22 Aprile 2019

Alterato alla guida paga dazio più volte  

di STEFANO MANZELLI – Italia Oggi Sette – 22 Aprile 2019

Aggredire furiosamente la polizia locale in caso di un normale controllo stradale comporta una serie di importanti conseguenze penali e amministrative. Compresa la revisione obbligatoria della patente di guida che in questo caso potrà essere attivata anche senza la preventiva comunicazione di avvio del procedimento.

Lo ha chiarito il Tar Lombardia, sez. I, con la sentenza n. 512 dell’ 11 marzo 2019. Un conducente con noti problemi comportamentali e di tossicodipendenza è stato fermato da una pattuglia della polizia locale in evidente stato di alterazione da sostanze alcoliche. Durante i controlli l’autista si è scagliato fisicamente contro gli agenti collezionando una serie di denunce e segnalazioni.

Compresa la relazione dettagliata dell’ evento alla motorizzazione per l’ eventuale revisione della patente di guida ai sensi dell’ art. 128 del codice stradale. Contro il conseguente provvedimento di revisione tecnica e psico-fisica della licenza di guida l’ interessato ha proposto censure al collegio ma senza alcun risultato apprezzabile. Il provvedimento di revisione è un atto vincolato che non richiede necessariamente una preventiva comunicazione di avvio del procedimento.

Nel caso sottoposto all’ esame del tar infatti la polizia municipale ha adeguatamente documentato un atteggiamento alterato, nervoso e incomprensibile di un soggetto tra l’ altro già noto ai verbalizzanti per problemi comportamentali e per uso di sostanze stupefacenti. Il provvedimento di revisione della patente di guida, prosegue la sentenza, non deve essere necessariamente correlato ad una violazione stradale ma può essere attivato ogni qual volta sorge un dubbio sull’ idoneità tecnica o sanitaria dell’ autista.

Con l’assalto furioso e incontrollato alla pattuglia degli operatori l’utente stradale ha messo in dubbio sia la sua capacità tecnica alla guida che la sua idoneità sanitaria. Per questo motivo l’autista nervoso dovrà tornare sui banchi di scuola per verificare la conoscenza delle regole stradali ma anche dal medico per verificare la sua idoneità psico-fisica alla guida in mezzo al traffico. Senza alcuna comunicazione preventiva di avvio del procedimento.

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