22/01/2019 – Il paradosso delle promozioni che tagliano la busta paga  

Il paradosso delle promozioni che tagliano la busta paga  

di Gianluca Bertagna – Il Sole 24 Ore – Lunedì, 21 Gennaio 2019

Al personale che acquisisce le posizioni economiche orizzontali (A.6, B.8, C.6 e D.7) introdotte dal nuovo contratto nazionale delle Funzioni locali non spetta l’ elemento perequativo in quanto la disciplina contrattuale non ha definito gli importi per queste posizioni. Nemmeno è possibile conservare la voce retributiva nell’ importo in godimento nella posizione economica precedentemente posseduta. Si possono riassumere così i chiarimenti del parere Aran 261/2019. L’ elemento perequativo per il comparto funzioni locali è stata disciplinato dall’ articolo 66 del contratto del 21 maggio 2018; i valori, che variano in relazione alla posizione economiche posseduta dal dipendente, sono indicate nella tabella D allegata al contratto. Un ente locale si è posto alcuni dubbi: la mancata previsione nella tabella D del riconoscimento dell’ elemento perequativo alle nuove posizioni economiche orizzontali (A.6, B.8, C.6 e D.7) farebbe venir meno gli intenti di sterilizzazione della perdita del bonus degli 80 euro, visto che per alcune di queste posizioni non si raggiungono i limiti massimi di reddito previsti per beneficiare del bonus?

È possibile preservare, a fronte di un vuoto della disciplina contrattuale, quanto meno l’ importo dell’ elemento perequativo in godimento nella posizione economica precedentemente posseduta (ovvero nella misura riconosciuta dal contratto per le posizioni A.5, B.7, C.5 e D.6)? Per l’ Aran non ci sono dubbi. Il vuoto della norma contrattuale non consente di riconoscere l’ elemento perequativo in capo ai dipendenti che conseguono le nuove posizioni economiche introdotte dal contratto nazionale delle funzioni locali del 21 maggio 2018. Allo stesso modo, a fronte dell’ assenza di una disposizione contrattuale in tal senso, non è consentito conservare in capo ai dipendenti interessati l’ importo che percepivano nella posizione economica precedentemente posseduta.

Non è chiaro se la mancata previsione l’ elemento perequativo per le nuove posizioni economiche orizzontali sia una dimenticanza o il frutto di una decisione meditata. Ma è certo che si sono create situazioni curiose: ad esempio un dipendente che passa da A.5 a A.6 avrà un aumento del tabellare mensile pari a 26,66 euro, ma dall’ altra non percepirà mensilmente l’ elemento perequativo che è pari 26 euro. Un passaggio che di fatto porta nelle tasche del dipendente solo 0,66 euro al mese. Va ricordato che con il comma 440, lettera b), della legge di bilancio 2019 l’ elemento perequativo, che sulla base della norma contrattuale doveva essere corrisposto fino al 31 dicembre scorso, continua a sopravvivere fino alla data di definitiva sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2019-2021. La legge di bilancio 2019 precisa che questa voce retributiva continua ad essere erogata secondo le misure, le modalità e i criteri previsti nei contratto nazionale del triennio 2016-2018.

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